Matavz:| Gigante nel futuro del Napoli
La meglio gioventù monitorata per l’Europa - è l’architrave per un futuro roseo, pardon azzurro, sul quale costruire una squadra. Il progetto a lunga gittata è una rete lanciata ovunque, in Argentina, come in Slovenia, e quel che avanza d’un mercato senza frontiere è quella stazza da gigante buono che sembra stagliarsi all’orizzonte, un metro e ottantotto di muscoli da spedire nei bunker avversari, per fare calcio. L’affare che verrà - questione di giorni, probabilmente di ore - è il figlio d’una missione specialissima che il Napoli ha effettuato nel tempo e quel Tim Matavz emerso quasi dal niente è, invece, la certificazione d’una battuta ad ampio raggio avvenuta tra la Slovenia e l’Olanda, tra l’infanzia di un goleador in provetta e la sua esplosione nel Groningen.
«VOGLIO NAPOLI » - Le candeline dei ventidue anni si spengono il 13 gennaio e il regalo più ambito che Matavz scopre sul tavolo è la conferma, dal suo manager, Nusret Jashari, che ormai è fatta: dettagli. « Poi, invece, la trattativa s’è protratta ed è stato complicato definire burocraticamente il prestito per il club olandese. Ma il ragazzo arriverà a giugno. C’è l’intesa tra le parti, si procederà in questi giorni a redigere gli atti. Lui è felice, ovviamente. Ha sempre sistemato Napoli in cima ai propri desideri » . L’elenco degli spasimanti spazia tra l’Italia, la Germania, la Scozia, ma quando Matavz scopre la fila degli estimatori - Wolfsburg e Schalke 04, Celtic e Palermo, ma anche Sampdoria e Genoa - al suo amico di sempre, nonché procuratore, Jashari, offre la priorità: « Mai avuto alcun dubbio sulla scelta. Lui voleva il Napoli: gli piace lo stadio, la gente e la sua passione, la squadra. Quando sarà possibile, verrà a vedere una partita. Io stesso sono tifoso azzurro e quindi saremo lì quanto prima » .
IL NUOVO DZEKO - Tredici gol quest’anno, ventisette in assoluto nella sua esperienza con il Groningen; e però, nel curriculum, anche il viaggio in Sud Africa con la Nazionale della Slovenia, due milioni di abitanti con un’incidenza massiccia di talenti importati di recente ( Bacinovic, Ilicic) o da ingaggiare: « E’ una terra fertile, calcisticamente: qui c’è la genialità slava e la cultura teutonica. Sono felice che Tim arrivi al Napoli, ha margini di miglioramento notevoli: in lui rivedo il giovane Dzeko. Spero faccia bene, anzi ne sono convinto, anche perché lui parla già perfettamente italiano e quindi avrà un problema in meno » .
BIGON RISCHIA - Il colpo a sorpresa dell’ultima ora è, a modo suo, pure la scommessa d’uno staff che in Matavz crede ad occhi chiusi, dopo averne seguito - attraverso il lavoro personale di Micheli, uno degli osservatori - la maturazione per anni; ma quei sette milioni preparati - cifra ragguardevole per il Groningen non rappresentano l’unica forma d’investimento sul mercato sloveno: Filip Valencic ( 19 anni), attaccante esterno, viene radiografato da un bel po’ e sulla sua rapidità, sulle capacità del suo piede mancino, c’è già materiale a sufficienza a Castevolturno.