Mata al Manchester United, manca solo l'ufficialità. Tutti i numeri di un affare storico VIDEO
A mali estremi, estremi rimedi. Con dovuto ritardo il Manchester United corre ai ripari aggiungendo alla propria formazione il talento di Juan Mata, in arrivo dal Chelsea per circa 45 milioni di euro, 37 in sterline. Una cifra storica per i Red Devils, che mai avevano speso tanto per un calciatore. Non a caso l’esborso da primato arriva proprio nel peggior momento della storia recente del club, a 7 punti dalla zona Europa. I 37 milioni di sterline che costituiscono la valutazione di Mata superano i 30,5 e i 30 milioni spesi durante la gestione Ferguson rispettivamente per Berbatov e Rio Ferdinand, i due colpi più costosi della storia del club inglese. Anche sul versante Chelsea il trasferimento del nazionale spagnolo rappresenta un record: la cessione più economicamente importante della storia dei londinesi prima di quella di questi giorni è infatti quella di Robben al Real Madrid, che nel 2007 portò a Stamford Bridge circa 25 milioni di sterline, 12 in meno di quelli che arriverebbero da Mata.
Non solo, l’attaccante spagnolo polverizza un altro primato, quello del trasferimento invernale più costoso della storia dei Red Devils, che apparteneva a Louis Saha, pagato poco più di 12 milioni di sterline dieci anni fa. Un altro dato che testimonia l’emergenza in cui versa il Manchester United, di norma poco avvezzo a grossi cambi di rotta a metà stagione. Inoltre Mata diventerebbe il secondo trasferimento invernale più costoso di sempre, dietro a Fernando Torres e davanti a Andy Carroll, due dei più grandi flop del calciomercato degli ultimi anni. Altro record, con i 37 milioni di sterline di Mata questa stagione verrebbe ricordata non solo come quella del grande fallimento, ma anche come quella del rosso in bilancio più grave. Già in estate all’Old Trafford è arrivato Fellaini, con lo spagnolo del Chelsea l’esborso totale di quest’anno nel calciomercato salirebbe a quasi 80 milioni di euro, 20 in più del precedente record segnato l’anno scorso.
Il commento del tecnico dell'Arsenal Arsene Wenger.