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Massimo Mauro sicuro: 'Bellingham mi ricorda Platini'
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L'ex centrocampista di Udinese, Juventus e Napoli, oggi opinionista televisivo, mette ha confronto Jude Bellingham, centrocampista inglese che ha letteralmente stregato il Real Madrid nei suoi primi mesi in Spagna, e Michel Platini, fantasista che ha scritto pagine di storia tra Juve e Francia.
Ospite negli studi di Mediaset Infinity, Mauro ha parlato prima dell'andata dei quarti di finale di UEFA Champions League tra il Real Madrid di Carlo Ancelotti e il Manchester City di Pep Guardiola: "E' giusto dare la copertina agli allenatori, sono due uomini fantastici e diversi. Mi piacciono tantissimo entrambi, mettono sempre davanti l'importanza di avere grandi giocatori, che sono stati fondamentali per le loro vittorie. In un certo modo è l'umiltà, che non deve mancare mai negli uomini che vincono".
COME CI ARRIVANO LE DUE SQUADRE - "La maniera di giocare sarà sempre la stessa, Pep non cambia la sua filosofia. Certo, è più attento alla fase difensiva e anche quando attacca si affida di più al lancio lungo. Dall'altra parte c'è una squadra che sa stare nel momento della partita come nessun altro. Quando pensi che il Real è fuori magari ti pareggia e ti vince la partita".
COSA HA IN MENTE GUARDIOLA? - "Di sicuro di tenerli lontano dall'area di rigore. Ma per esempio Bellingham è un giocatore eccezionale: mi ricorda Platini, un giocatore capace di fare il centrocampista a testa alta, ma che davanti alla porta non sbagliava mai. Bellingham in questo è uguale. Secondo me Ancelotti ha fatto la differenza nel suo caso: la maniera di giocare, la fiducia che gli ha dato, l'importanza hanno fatto diventare questo giocatore incredibile".