Redazione Calciomercato
Marsiglia, Gattuso: 'Ho sentito Grosso, gli è andata bene. Servono leggi severe'
VICINANZA - "Fabio Grosso ha rischiato di perdere un occhio. Ci siamo sentiti lunedì con una videochiamata. Stava andando già all'allenamento. Mi dispiace per lui, perché con lui ho un rapporto incredibile, abbiamo condiviso qualcosa di incredibile da giocatori, ma anche domenica doveva essere una serata incredibile. Allo stadio c'erano 65mila persone, con famiglie, gente che arrivava anche dal Belgio. Ho visto ragazzini piangere e la maggioranza dei nostri tifosi erano arrabbiati. Nessuno di loro si sente rappresentato da tre, quattro personaggi che hanno rovinato una giornata di festa. L'abbiamo vissuta male. Ho parlato con Fabio anche della fortuna che ha avuto, perché se fosse stato preso in pieno nell'occhio, avrebbe potuto anche perderlo. Insomma, alla fine gli è andata anche bene”.
AGGUATO - “All'inizio non avevo visto Fabio insanguinato, sembrava fosse stato curato con 3-4 punti e che non fosse grave. Dopo aver visto è giusto che non si sia giocato. Non voglio dar lezioni, non sono un sindaco o un prefetto, ma l'hotel del Lione distava cinque minuti. Magari, visto che la partita era a rischio, andava chiusa la strada per quei cinque minuti. Magari è facile dirlo, e non nella pratica, ma è quello che penso. Si parla sempre di come Margaret Thatcher sradicò l'hooliganismo in Inghilterra. Vuol dire che servono leggi. Vanno fatte magari a livello europeo, ma anche prima e non dopo che succedono fatti del genere. Situazioni simili le ho vissute anche da giocatore. Ricordo il caso Sandri e altri 4-5 situazioni gravi, ma poi si torna al campo, a pensare alla partita. Anche domenica, c'era un po' quella sensazione, ma fino all'ultimo ho chiesto alla squadra di restare concentrata, perché eravamo pronti a scendere in campo. Poi è giusto che il Lione abbia deciso di non giocare”, ha detto.