A Trigoria aleggia un mistero chiamato Marquinho. Il brasiliano è sempre stato un intrigo, già nei frenetici momenti della trattativa con il Fluminense, protratta per giorni e chiusa proprio sul gong del calciomercato. Erano sorti in quel periodo degli interrogativi sulla sua posizione in campo, puntualmente confermati. Appare timido da intermedio sinistro, forse si troverebbe più a suo agio come ala in un ipotetico attacco a tre; assolutamente impensabile infine un suo impiego come esterno basso. Ha giocato titolare soltanto nella partita di Bergamo (perchè De Rossi è arrivato tardi alla riunione tecnica), per il resto da registrare soltanto piccoli spezzoni di partita. Un paio di cross nel derby e tanto coraggio nello scagliare palloni verso la porta avversaria dalla grande distanza. Fino adesso però non l'ha presa mai.

Poco per meritare la conferma, ma ricordiamoci le parole di Sabatini: 'Può bastar giocare bene una partita per convincere il club ad acquistare il suo cartellino (4,5 milioni di euro, ndr)'. Ancora è tutto in gioco. L'obiettivo immediato del brasiliano allora sarà vincere il ballottaggio con Greco per esordire all'Olimpico da titolare contro il Genoa. Poi rientrerà Pjanic: pensandoci meglio, giocare una partita intera non sarà facile.