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  • Tifosi dell'Inter maltrattati, Marotta: 'Il Porto non ha rispettato i patti, ecco cosa succede ora'

    Tifosi dell'Inter maltrattati, Marotta: 'Il Porto non ha rispettato i patti, ecco cosa succede ora'

    • Redazione CM
    "Si è trattato di un fatto increscioso e deplorevole. Nella giornata di oggi abbiamo inoltrato una richiesta di investigazione alla Uefa. L’accordo col Porto, raggiunto proprio nella mattinata della partita, era quello di far entrare questi tifosi in maniera più lenta: questa decisione è stata totalmente disattesa”. Così Beppe Marotta, intervenuto in diretta su TeleLombardia, ha commentato su quanto martedì al Do Dragao di Porto, con i tifosi dell'Inter lasciati fuori dallo stadio e ammassati.  

    L'ACCADUTO - "Dal punto di vista regolamentare alla squadra ospitata è riservato un 5% dei posti dello stadio, e ciò è stato fatto. Nel loro sito avevano segnalato che i tifosi italiani non avrebbero dovuto comprare i biglietti in settori diversi da quello ospito. Ma i nostri tifosi sparsi per tutta Europa l’hanno fatto. Una volta proceduto all’acquisto, la società in questione deve farsi carico. E c’erano pure nuclei famigliari presenti: non c’era alcun pericolo pubblico come successo ieri a Napoli. Lo sport deve essere un fenomeno di aggregazione. Il Porto ha fatto marcia indietro contravvenendo a quanto deciso appunto nel meeting fatto in mattinata anche davanti alle forze dell’Ordine".

    LE AZIONI - "Noi come società faremo tutto il possibile per tutelare i nostri tifosi. Stiamo cercando inoltre di capire come cercare di rimediare a quanto avvenuto con i tifosi coinvolti: è in corso un piccolo censimento".

    LA QUALIFICAZIONE - "Il merito principale è di quello che vanno in campo, la società è chiamata a supportarli e noi lo facciamo. Cerchiamo di non concedere loro alibi: il traguardo è importante e adesso l’Inter è in un palcoscenico perfetto per la storia di questo club".  
     

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