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Marotta si libera dalla Juve: buonuscita più bassa, vuole subito l'Inter
L'Inter aspetta Beppe Marotta, per continuare il suo percorso di crescita parallelo a quello in campo condotto da Luciano Spalletti. L'obiettivo del neo-presidente Steven Zhang è di colmare il gap che separa il club nerazzurro dalla Juventus anche sul fronte societario e per questo ha spinto con grande forza sulla figura dell'ex amministratore delegato bianconero, una volta appurato che il suo rapporto con la squadra campione d'Italia si stava esaurendo. Nonostante la prudenza di rito in occasione del discorso di insediamento da presidente, come vi ha raccontato calciomercato.com l'accordo tra le parti esiste da tempo e andrà ora formalizzato, non appena Marotta avrà risolto il suo contratto con la Juventus.
Secondo quanto ricostruisce Il Corriere della Sera, l'incontro col club di Corso Galileo Ferraris avverrà proprio nel corso di questa settimana e Marotta accetterà un leggero taglio della sua buonuscita per mettersi a disposizione il prima possibile della sua nuova società. Ancora non è chiaro quali conseguenze porterà il suo ingresso, da direttore generale, nell'organigramma nerazzurro, ma secondo quanto trapela l'ad Antonello rimarrà al suo posto per lavorare insieme alla costruzione di un'Inter ancora più forte. L'altro fronte aperto rimane quello dell'acquisto da parte di Suning del 30% di quote rimaste nelle mani dell'ex presidente Thohir, che continua a reclamare circa 200 milioni di euro per liberarsene. Ad oggi, l'intesa tra le parti non è ancora stata raggiunta.
Secondo quanto ricostruisce Il Corriere della Sera, l'incontro col club di Corso Galileo Ferraris avverrà proprio nel corso di questa settimana e Marotta accetterà un leggero taglio della sua buonuscita per mettersi a disposizione il prima possibile della sua nuova società. Ancora non è chiaro quali conseguenze porterà il suo ingresso, da direttore generale, nell'organigramma nerazzurro, ma secondo quanto trapela l'ad Antonello rimarrà al suo posto per lavorare insieme alla costruzione di un'Inter ancora più forte. L'altro fronte aperto rimane quello dell'acquisto da parte di Suning del 30% di quote rimaste nelle mani dell'ex presidente Thohir, che continua a reclamare circa 200 milioni di euro per liberarsene. Ad oggi, l'intesa tra le parti non è ancora stata raggiunta.