Marotta fatto fuori da Agnelli
DOPO MAROTTA – In casa Juve d'altronde la decisione è forse molto meno improvvisa di quanto possa apparire. Nella lista di cui parlava Marotta (in carica fino a fine mandato) non ci sarà nemmeno l'altro ad, Aldo Mazzia. E la scelta del nuovo consiglio di amministrazione dovrebbe portare ad una nuova figura che possa ricoprire entrambi le mansioni, quello di amministratore delegato sia per quel che riguarda l'area sportiva (al posto di Marotta) che quella finanziaria (al posto di Mazzia). Si parla di un profilo molto più internazionale, forte quanto basta per gestire una tale eredità provando a condurre la Juve ancora più in alto. Un identikit che presto troverà pure un nome e un cognome, anche se particolarmente suggestiva rimane quella notizia partita dalla Spagna negli scorsi mesi e che parlava di uno Zinedine Zidane pronto a diventare un dirigente di punta della Juve ad ottobre. Quello di Zizou resta però un profilo per quanto di livello mondiale, molto se non essenzialmente legato al campo. Così come è forse soltanto una coincidenza il fatto proprio negli scorsi giorni Umberto Gandini abbia lasciato la Roma. C'è poi chi è pronto a scommettere su Michele Uva, già subcommissario di Lega e da un anno esatto vicepresidente della Uefa. Possibile invece che nell'immediato il ruolo di direttore generale possa passare nelle mani, almeno momentaneamente, di Fabio Paratici con promozione al ruolo di direttore sportivo di Federico Cherubini: bisogna infatti ricordare come Marotta fosse stato nominato amministratore delegato dal CdA (con mandato in scadenza) pur conservando il ruolo di direttore generale (con contratto da dirigente a tempo indeterminato).
DOPO JUVE – E Marotta, invece, ora che farà? Il Corriere della Sera ha rivelato di contatti già avviati con il Napoli, proprio nella stessa giornata di ieri ci sarebbe stato anche un incontro cordiale in città a Torino tra il dirigente ed Edo De Laurentiis. Mentre Marotta smentisce categoricamente sia che il suo futuro imminente possa essere da presidente in Figc sia che la rottura con Agnelli dipenda dall'operazione Cristiano Ronaldo. Anche in questo caso rimane solo questione di tempo prima che un top club decida di puntare tutto sull'uomo che ha saputo raccogliere i cocci di una Juve ancora in disarmo dopo Calciopoli e trasformarla nella macchina perfetta di oggi.
@NicolaBalice