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  • Marotta e il Real Madrid come esempio

    Marotta e il Real Madrid come esempio

    Nove giorni alla fine del mercato e la Juve è ancora in corsa per l'ottavo e il nono colpo dell'estate. Dopo gli arrivi a parametro zero di Ziegler, Pirlo e Pazienza, quelli di Lichtsteiner, Vidal, Vucinic e Giaccherini (attesa l'ufficialità entro venerdì), alla corte di Conte sbarcheranno un centrale difensivo e il tanto atteso e promesso esterno sinistro. Agnelli ha già investito sul mercato 35 milioni di euro e dovrà fare un ulteriore sforzo per accontentare il nuovo tecnico bianconero, ma i soldi, a sorpresa, potrebbero arrivare dalle cessioni.

    Lo Zenit vuole Pepe e Bonucci, Pasquato piace al Lecce, Almiron al Catania, Storari al Chelsea e per Amauri è forte l'interesse del Wolfsburg. Tutti affari possibili, di giocatori che, escluso Pasquato, non sembrano rientrare nei piani di Conte. Ecco perchè la posizione della società, con Marotta in testa, deve essere decisa :se arrivano offerte vantaggiose per il club, bisogna saper forzare la mano come ha fatto, per esempio, il Real Madrid con Sneijder. Nel 2009 l'olandese voleva restare in Spagna, aveva detto no a tutte le offerte arrivate, ma il Real decise di venderlo all'Inter, senza farsi troppi scrupoli. Valdano e Pellegrini si limitarono a dire: "Non sei più un giocatore del Real Madrid. Non fai più parte dei nostri programmi. Per noi sei un giocatore dell'Inter". Come è andata a finire lo sappiamo tutti.

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