Gomez, sindrome Space Jam: la Roma può ridargli il talento
MARIO GOMEZ COME CHARLES BARKLEY - Chi si ricorda del Mario Gomez del Bayern Monaco, capace di trasformare in gol ogni palla che gli capitava sottotiro, tanto da relizzare 75 reti in 115 pesenze, non può non pensare ad un "intervento esterno di natura aliena": il Gomez di Firenze è bolso, lento, totalmente avulso dal gioco dei compagni ma soprattutto incapace di realizzare anche il più semplice dei gol, e non parliamo solo dei rigori. Proprio come Charles Barkley nel film, l'attaccante tedesco non riesce più a farsi rispettare, in campo e fuori: appare spaurito, incredulo nei propri mezzi, abbattuto. La scena che più rimane impressa è quella del cestista americano che torna a giocare nel campetto dove è cresciuto: accolto dai bambini lì presenti come una star assoluta, viene sbeffeggiato e mandato via non appena prova a condurre qualche azione. "Tu non sei Charles Barkley, sei un impostore, vattene!". Visto il buco nero nel quale Gomez è sprofondato, non si può escludere che possa accadere lo stesso, qualora tornasse a giocare nei campetti di Riedlingen.
IL MERCATO PUO' AIUTARE - Le parole di Montella domenica, dopo il match contro il Palermo, sono sembrate ormai prive di speranze: "Mario non riesce più a fare quello che io non riuscivo a fare quando ho deciso di smettere". Molto più che un avvertimento: la Roma potrebbe fungere da panacea, restituendo a Gomez il talento che sembra essre sparito, almeno sotto la Fiesole.
BABACAR IL RUBATALENTO - Micheal Jordan e l'NBA sono stati la prima passione di Babacar, che si divertiva a emulare i numeri con la palla fra le mani della stella di "Space Jam". Poi una partitella di calcio e qualcuno gli fa capire che forse è meglio posare le Air Jordan e comprarsi degli scarpini con i tacchetti. ”Votre sport non est le basketball, c’est le football”, gli disse qualche amico senegalese. Curioso: che sia stato proprio Khouma El a rubare il talento di Gomez?
MONTELLA PRECISA - Al sito ufficiale della viola Vincenzo Montella ha voluto precisare le sue dichiarazioni:"Vorrei precisare, in merito al discorso di Mario Gomez e ad alcune mie frasi estrapolate da un discorso molto più ampio, che le stesse sono state contestualizzate e riportate esclusivamente in riferimento a Mario Gomez. Stavo rispondendo a molteplici domande inerenti al rapporto tra azioni di possibili goal e azioni concretizzate, ed è indiscutibile che in questo momento siamo in credito. Sul momento poi che sta attraversando Mario Gomez ne ho parlato più volte in Sala stampa, e in occasione delle interviste post partita di domenica, sempre con l'intento di 'scuotere' il mio giocatore da questa sua situazione particolare. Non è nelle mie abitudini criticare i miei giocatori tantomeno pubblicamente e sicuramente non lo farei con Mario di cui tutti conosciamo il suo indiscutibile valore sia professionale che umano."