Calciomercato.com

  • Getty Images
    Marin via da Firenze? Tutto quello che cambia nella Fiorentina

    Marin via da Firenze? Tutto quello che cambia nella Fiorentina

    • Luca Cellini
    L’acquisto di Marko Marin da parte della Fiorentina viene ufficializzato il 18 agosto scorso, a poche ore dal successo viola a Varsavia contro il Real Madrid in amichevole. In realtà l’arrivo a Firenze del talentuoso tedesco di origini bosniache era da oltre una settimana che era stato chiuso, ovvero da quando il patron Andrea Della Valle, nel corso di una conferenza stampa tenutasi al centro sportivo in zona stadio Franchi, aveva dichiarato come l’offerta per la cessione di Juan Gulliermo Cuadrado sarebbe sicuramente arrivata, che lo stesso giocatore colombiano aveva chiesto di essere ceduto e che contestualmente sarebbero arrivati in rosa due-tre colpi in grado di parare il deficit tecnico derivante dalla partenza dell’ex anche di Udinese e Lecce. Il prelievo del trequartista classe ’89 di Bosanska Gradiška dal Siviglia, via Chelsea, era una sorta di indennizzo economico nei confronti del procuratore di quest’ultimo, Fali Ramadani, che stava trattando la cessione di Cuadrado con alcuni club inglesi, e che nel club gigliato è sempre ben visto per via delle plusvalenze fatte mettere a bilancio alla società guidata dalla famiglia Della Valle (Jovetic e Nastasic per esempio). In quel momento è chiaro: gli uomini che ufficiosamente dovrebbero occuparsi del mercato a Firenze, il duo Pradè-Macia, sono di fatto depotenziati del loro ruolo ed il potere di manovra è nelle mani del presidente esecutivo.

    L’infortunio di Giuseppe Rossi, patito alla vigilia della gara contro il Real Madrid, si rivela più grave del previsto, contestualmente nessuno dei club che aveva promesso di versare 40 milioni cash per Cuadrado, si fa avanti concretamente, e così il numero 11 gigliato è costretto a rimanere, suo malgrado, alla Fiorentina, con la società viola che con un’imponente campagna mediatica, lo fa passare come il colpo in entrata dell’estate 2014. E così Montella, non soddisfatto nella sua richiesta di due-tre acquisti di alto livello formulata nel maggio scorso, si accontenta della permanenza del suo giocatore tecnicamente più forte. Nel frattempo il neo acquisto Marin, prima per un infortunio da cui recupererà soltanto a metà autunno e poi una condizione atletica che non cresce, vede il campo soltanto quattro volte nei suoi primi quattro mesi in viola, senza mai scendere in campo in un match di serie A.

    Forse è una forzatura dirlo ma la prossima partenza da Firenze del 25enne trequartista tedesco è una vittoria di Montella ed una sconfitta dell’ala del club più vicina all’azionista di maggioranza. Il potere decisionale sul calciomercato torna nelle mani del d.s. viola Daniele Pradè (mentre regna massima incertezza sul futuro, anche a breve scadenza, del direttore tecnico Eduardo Macia) ed al centro del progetto tecnico presente della Fiorentina torna ad esserci l’allenatore di Castello di Cisterna, come annunciato nel brindisi con la stampa da Andrea Della Valle. Non saranno fatti regali economici, e servirà ‘fantasia’ nelle operazioni di entrata/uscita inverno 2015, come dichiarato, sempre nell’ultimo incontro svolto con i media, precedente a Fiorentina-Empoli, dal presidente esecutivo Mario Cognigni.  Basta traguardi intermedi, il patron viola vuole portare a casa in questa stagione qualcosa di concreto: una coppa o un piazzamento Champions. Pradè e Montella si vogliono giocare fino in fondo le loro carte, sapendo che questa sarà quasi certamente il loro ultimo anno a Firenze, e desiderano uscire di scena da vincitori. Ecco perché hanno chiesto alla proprietà libertà di manovra, con un calciomercato a gennaio che si prevede non privo di colpi ad effetto, a partire dalla sempre più probabile cessione di Marin.
     

    Altre Notizie