Per mesi Maria Rosaria Ventrone è stata la donna del mistero, quella che ha conquistato il cuore di Edinson Cavani nella sua stagione d'oro al Napoli. Poi, a fine estate, dopo che El Matador è stato venduto al Paris Saint-Germain, la favola è finita.

E lui si è già consolato con la modella e ballerina Jocelyn Burgardt. «Dov'è finito tutto l'amore che provava per me? Se Edinson come calciatore non vincerà il Pallone d'oro, come attore può vincere l'Oscar», dice Maria Rosaria con il suo bell'accento neorealista. La "regina", come la chiamava Cavani, ha perso la corona, ma non l'orgoglio.

Domanda. Com'è entrata in questo film con il calciatore?

Risposta. «È iniziato tutto due anni fa, quando andai per la prima volta a vederlo in allenamento. Le mie amiche sognavano Beckham, io sognavo lui. Perché sembrava dolce, con dei valori forti, diverso da tutti. Scattammo una foto e, poco tempo dopo, tornai per chiedergli la maglia. Si ricordò di me e, dopo essere uscito dagli spogliatoi, mi chiamò vicino alla sua auto: "Questa è la maglia, dentro c'è una cosa per te, ma non aprirla subito"».

D. E qual era la sorpresa?

D. Ma poi andò avanti.
R. «A ottobre (siamo sempre nel 2012, ndr) tornai al campo di allenamento del Napoli, avevo la sensazione che non fosse finita così. E lui ricominciò a cercarmi. Disse che mi voleva conoscere, che avermi rivisto gli aveva creato un "buco nello stomaco". Sapevo che non andava d'accordo con la moglie, il rapporto si stava rompendo. E lei era partita di nuovo».

D. Accettò di vederlo?

D. Scattò "l'alchimia"?
R. «Normale, ci piacevamo. Fui chiara subito: "Se hai intenzione di tornare con tua moglie, vai e cresci i tuoi figli con lei, i bambini hanno bisogno dei genitori". Ma lui mi disse che non aveva mai amato nessuna come me e io, coinvolta come ero, ci ho creduto».

D. Era la fine del 2012, Cavani aspettava il secondo figlio. 
R. «Sì, a Natale partì per l'Uruguay, ma poi tornò con la mamma e senza la moglie. Andai a casa sua per la prima volta. Sembrava molto deciso, invitò i miei genitori a cena per conoscerli. Disse loro che mi amava, che ci frequentavamo e che si stava separando».

D. Da quel momento Cavani entrò nella sua famiglia.

R. «Sì, viveva a casa nostra: avevamo un piccolo appartamento soltanto per noi. I miei nonni lo adoravano, i miei genitori lo trattavano come un figlio. Portava mio papà alle partite e andava a pescare con lui».

D. Lei ha conosciuto i suoi?

D. Quando Cavani ha lasciato Napoli per Parigi pensava che sarebbe finita?
R. «No, mi aveva detto che presto ci saremmo stabiliti lì. Ma sembrava cambiato, come se si sforzasse di stare con me».

D. Avevate litigato?

R. «I litigi cominciarono in Uruguay. Non voleva che parlassi con nessuno, diceva che era geloso. Sembrava deluso, come se avesse visto qualcosa che non gli era piaciuto».

D. Pensa che sia condizionato da chi gli sta intorno?

D. Qualcuno avrà pensato che lei puntasse all'uomo ricco.
R. «Gli dissi: "Non voglio niente, basta che non mi fai mai mancare tutto questo amore"».

D. Quando vi siete lasciati?
R. «A fine agosto. Mi disse con le lacrime agli occhi: "Io ti amo, ma le persone che si amano non possono stare insieme". "Che cosa dici con questa bocca? Chi ti impedisce di amarmi?", gli risposi. Prima che andassi via, aggiunse: "Se tu un domani mi amerai, lo voglio sapere". "Che ti interessa di domani? Io ti amo oggi". Queste frasi mi hanno tormentato la testa per mesi».

D. Ora lui sta con un'altra donna, con la quale era già apparso in una foto a ottobre.

R. «Quando ho letto di questa ragazza e ho saputo che lui si era presentato a casa sua e l'aveva invitata a Parigi, ho capito che quello di fare grandi promesse è un vizio, allora non aveva torto la sua ex moglie».

D. È arrabbiata?

D. C'è stata molta passione?

R. «Moltissima. Non so se gli mancherà, ma sa bene che cosa abbiamo vissuto. E, se alle altre dirà le stesse cose che diceva a me, allora ha preso in giro tutti, compreso se stesso».