Fiorentina, Donadel: 'Ha ragione Montolivo, a Corvino dovrei volere del male'
Intervistato ai microfoni Rai, Marco Donadel ha rilasciato altre dichiarazioni sulla sua esperienza in viola, ormai praticamente conclusa. Queste le sue parole: "Ho avuto la fortuna di essere in una piazza che ama i giocatori di grinta attaccati alla maglia. Cose negative? Quando inizio una sfida e la vinco devo portare a casa un attestato di vittoria. Non voglio che si dica che non ho stimoli. Volevo che fosse chiaro. Corvino? Non riesco a volergli male come magari dovrei. Anche se devo andarmene gli vorrò sempre bene. I tifosi? posso solo dire grazie (visibilmente commosso ndr). Un addio? Magari è solo un arrivederci. Con Dario Dainelli lo diciamo spesso, magari un giorno torneremo. Il saluto ai Della Valle: A loro dico solo grazie. Ad Andrea Della Valle voglio bene come un fratello e il saluto tra noi è stato molto toccante".
Queste invece le precedenti dichiarazioni di Donadel:
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'Mi dispiace lasciare Firenze. Fra i ricordi più belli che porterò con me ci sono la vittoria ai rigori contro l'Everton, ma anche la vittoria all'ultimo minuto con la Juventus, senza dimenticare la prima festa per la conquista della Champions League, il giorno prima del mio matrimonio'. Marco Donadel, il cui contratto con la Fiorentina scade nelle prossime settimane, si racconta ai microfoni del TG3 regionale.
'Prima di giocare per la Fiorentina non sono mai stato tifoso di una squadra, ovvio che adesso lo rimarrò pur andando via - ha aggiunto il mediano di Conegliano Veneto -. Mi sembrerebbe impossibile non essere tifoso viola dopo tutto quello che ho passato qui. Il tifoso vero quando conquistammo la Champions si vantava di esserci stato anche a spalare la neve ai tempi di Gubbio. Quindi al tifoso vero dico che deve stare vicino alla squadra, perché quando arriveranno momenti migliori, si potrà di esserci stati anche in quelli peggiori. Spero da tifoso che non ci saranno altri momenti difficili".
"Le parole di Montolivo sul clima intorno alla squadra? Se uno fa un sondaggio, a sensazione, su diecimila tifosi della Fiorentina una stragrande maggioranza capisce che il clima è cambiato. Se si avverte da fuori che c'è un clima diverso, e sono persone che vedono la squadra solo la domenica, come fa a non pensarlo chi vive la squadra tutti i giorni dal di dentro? Faccio fatica a credere a chi dice che il clima non è cambiato. Ancora non so dove andrò a giocare dopo la Fiorentina'.