Marcio Amoroso sul Mondiale: 'Italia, io avrei portato Totti'
L'edizione odierna de Il Messaggero riporta un'intervista con Marcio Amoroso, ex attaccante di Udinese, Parma e Milan, stasera in campo allo stadio Olimpico per l'evento 'La partita Mundial', amichevole fra Italia e Brasile. 'Fossi stato il c.t. degli azzurri non avrei mai lasciato a casa Totti - ha affermato Amoroso, che ieri ha fatto visita alla Roma presso il centro sportivo di Trigoria -. Non sarà più giovanissimo, ma è ancora il più bravo di tutti. Fenomenale. Lo porterei in Nazionale fin quando avrà la forza di camminare o di scendere dal pullman. E, se necessario, magari lo porto in braccio al campo, ma lo porto. Balotelli? Lui è uno in grado di essere decisivo, a patto che gli venga concesso di giocare il suo calcio. Di essere libero, poco ancorato agli schemi. Brasile favorito al Mondiale? La mia paura è che quanto sta accadendo nel nostro Paese, con le durissime contestazioni e le proteste della gente, possa in qualche modo condizionare sia il torneo che la Seleçao. Il clima è pesantissimo, sono moltissimi i punti interrogativi... A me piace moltissimo anche la Germania, squadra solida e collaudata. E anche l'Argentina sarà sicuramente tra le protagoniste, anche se mi ha stupito la mancata convocazione di Tevez. Io so quanto è difficile far gol in Italia, lui ne ha fatti tanti ma è rimasto fuori. Se fosse stato brasiliano, Scolari l'avrebbe portato sicuramente al Mondiale. Le altre? Occhio al Belgio, innanzitutto, anche se non ha una grande tradizione in appuntamenti come questi. La Spagna non sarebbe una sorpresa, così come l'Italia. La stella del torneo? Se starà bene, dico Neymar, uno che gioca il calcio con allegria. Però mi aspetto grandi, anzi grandissime cose da Messi che nei Mondiali finora ha lasciato poche tracce. Ora ha l'età giusta per avvicinarsi a gente come Maradona, e ho la sensazione che se non ci riesce neppure stavolta non ci riuscirà più'.