Marchisio: 'Volevo chiudere alla Juve. Allegri? Io infortunato senza esserlo'
SULLO ZENIT - "Mi ha convinto sin dall’inizio, è stato importante. Lo Zenit è una società organizzata, ambiziosa: già da quest’anno vuole tornare a vincere il campionato e ritornare in Champions. So che troverò un gruppo affiatato, conosco alcuni giocatori come Paredes, Ivanovic e Driussi: tutti fattori che mi hanno convinto, ho voglia di inserirmi presto e dimostrare la voglia di continuare a giocare. Un’opportunità all’estero come questa la desideravo, prima o poi".
SULLA JUVE - "Ricevere così tanto affetto dai tifosi di Torino, di tutta Italia e non solo, è stato bellissimo. Sono stato fortunato perché sono riuscito ad esaudire il mio sogno giocando, vincendo e facendo tanti record con la Juventus. Chiudere la carriera alla Juve mi sarebbe piaciuto sicuramente, ma ripeto: sono stato fortunato. Ho salutato tutti e a tanti ho detto che la Juve deve continuare per la sua strada: ha una rosa talmente forte che deve pensare solo a vincere e lo farà".
ALLEGRI - "Ci siamo salutati, era il momento di prendere strade diverse. Non sono stati due anni facili, ma è il rischio del nostro mestiere. Una cosa che mi è dispiaciuta è stata, a volte, passare per infortunato senza esserlo mai stato".
SALUTI - "Non mi aspettavo saluti particolari, l'importante è quello che si è dato in campo. Non c'è bisogno di un grande addio con un'ultima partita, non ho rimpianti per questo".