Marchisio & Giovinco:| Primi gol in Champions League
Non avevano mai fatto gol in Champions, ci riescono nel momento più complicato.
Marchisio & Giovinco, la prima volta.
Prima Marchisio, poi Giovinco. Doveva andare così, ma il primo gol europeo dei due talenti cresciuti nel vivaio bianconero sembra una fiaba. E non inganni che in campo ieri sera contro la Juve ci fosse una squadra danese, proveniente dal mondo incantato di Andersen e non a caso esportatrice di una difesa da brutto anatroccolo. Tutto era già stato scritto nel destino di Marchisio&Giovinco: «Abbiamo mostrato una reazione da grande squadra – spiega Claudio Marchisio -: quella sconfitta poteva lasciare strascichi ed invece abbiamo giocato da Juve. Per noi era importante vincere in Champions: ci abbiamo messo determinazione e voglia».
Il digiuno di tre anni in Europa l’hanno interrotto e cancellato loro due, con due gol distanti 30 minuti. Due prime volte che arrivano da lontano, visto che Marchisio&Giovinco hanno condiviso tutto nella Juve: gioie e dolori, debutti e divorzio. Quello dell’estate 2010 quando il primo resta alla Juve, diventandone un punto di riferimento assoluto, e il secondo è costretto ad emigrare a Parma per poi tornare alla casa madre a fuor di popolo. E per 11 milioni. Un’operazione da top player che ha pesato sulle sue spalle, condizionando anche il suo rendimento. Giovinco fino a ieri sera aveva collezionato 970’ in campo segnando solo tre reti in campionato (nessuna decisiva), di cui l’ultima 40 giorni fa contro la Roma. Contro il Nordsjelland è arrivato il riscatto, celebrato con un’esultanza alla «aprite gli occhi», mentre Marchisio ha aperto le danze a modo suo. «Sono felice per il mio primo gol nelle coppe europee – esulta il centrocampista tuttofare -: è un periodo che girava storto, viste le tante occasioni fallite rispetto all’anno scorso».
Resta il rammarico, però, nella Juve per la vittoria del Chelsea all’ultimo istante sugli ucraini dello Shakhtar. «Sicuramente era meglio fosse finita 2-2 – sospira Marchisio -, ma non cambia nulla per noi: ora arriveranno i campioni d’Europa a Torino e mostreremo loro voglia e determinazione per il passare turno. Perché lo vogliamo». Come il primo gol in Europa con la Juve e la prima vittoria dopo i nove pareggi di fila, prima di andare ad esultare con l’amico di sempre Giovinco. Il Principino e la Formica Atomica, perché le fiabe hanno sempre il lieto fine.