Maradona: 'Lasciate tranquillo Balotelli. Sogno una panchina in serie A'
Un fuoriclasse sul campo, un vip fuori. E come tutte le persone importanti, le celebrità, si fa attendere. Diego Armando Maradona doveva essere nella sala Buzzati de La Gazzetta dello Sport, in centro a Milano, alle ore 14.30, per presentare una collana di dvd a lui dedicata. Si è presentato con 75 minuti di ritardo. Un sonnellino(durato un pò troppo) per recuperare dal lungo viaggio aereo, una doccia rapida, poi via di corsa fino a Via Solferino. Ad attenderlo una folla incredibile, centinaia di persone tra tifosi e addetti ai lavori. Foto, cori, sorrisi. Poi le parole, o forse è meglio dire gli attacchi, soprattutto contro la federcalcio argentina: "In Uruguay noi andavamo a vincere, anche se non serviva. Mi dicevano: "Di Maria non puó giocare, Messi non puó giocare"...e io dicevo a questi signori: io resto a casa a mangiare con la mia famiglia allora. Questo è. Per quelli dicono che il futuro è brutto...se il figlio di Grondona puó fare l'allenatore io non ho mai calciato un pallone...". Poi su Balotelli: "Mi ha fatto ridere quando mi ha mandato la sua foto con un sigaro... Lasciatelo in pace....". Immancabile l'attacco a Pelé: "Miglior atleta di tutti i tempi? Ha perso pure in Brasile, la gente ha votato Senna. I migliori giocatori al mondo? Messi, Ronaldo, Neymar, Balotelli ma senza nessun dubbio Messi al primo posto".
Maradona è un fiume in piena: "Fidel Casteo e Che Guevara sono i miei eroi, perché loro si sono giocati la vita per restare dove sono. Dicono che sei matto? Mi piace. I matti, gli ubriachi e i bambini sono i soli a dir la verità. Droga? Non mi drogo da dieci anni". Poi sul Napoli: "E' una squadra costruita per vincere lo scudetto. Il mio futuro? Spero un giorno di allenare in serie A".