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Manolas: 'Sono molto felice a Roma, ma posso fare la differenza ovunque'
SUL FUTURO - "Dove andrò? Nella Roma sono molto contento. Ho fatto un ottimo anno, ma personalmente non mi interesso di ciò che dicono i giornali. Ho firmato un contratto soddisfacente, sono molto felice a Roma, mia moglie e i miei figli stanno bene. E questo è molto importante. Diventarne capitano? Non ci ho pensato perché ce ne sono molti prima di me. Posso fare il leader, ma non ho mai pensato di mettere una fascia. In nazionale potrei farlo. Sono interessato ad essere un leader nel campo. Questo è quello che conta. Quando finisce una partita, il tuo compagno di squadra si congratula con te".
SUL RINNOVO - "Ho capito di essere importante per il club quando dovevo rinnovare il mio contratto, precisamente in una conversazione che ho fatto con Totti e Monchi. Ho voluto parlare con Totti perché con lui ho un bel rapporto ed lì che ho capito quanto sono importante per questo gruppo. Non so se volessero vendermi, però, mi hanno mostrato fin dall'inizio la volontà che rimanessi. Si sono fidati di me. Poi, quando ho firmato il contratto, Totti è venuto e mi ha dato un calcio nel cu..".
SULLA PARTITA COL BARCELLONA - "Quando abbiamo fatto il 2-0 ero sicuro che ci saremmo qualificati. E ti svelerò una cosa. Quando è stato segnato il secondo gol, io e Fazio eravamo al centro del campo intorno e intorno al 79esimo gli ho detto: "Segno io o tu e passiamo". E se non ci credi puoi chiederglielo. E alla fine l'ho fatto. Tutto questo è accaduto nel centro del campo. Dopo la partita ho pianto dalla tensione. Una cosa del genere, davanti a 80.000 tifosi della Roma che si abbracciano, festeggiano, si baciano e piangere, non capita spesso".
SUI TIFOSI - "I suoi tifosi sono qualcosa che non avevo mai visto prima. Non ho mai visto un tale amore per una squadra. Quando la squadra non va bene, la situazione può esplodere. Ma se le cose vanno bene puoi diventare Dio. È il calcio. Ecco perché ti ho detto che lo specchio è il campo. L'unico che non mentirà mai".
SU SALAH - "È un ragazzo fantastico e siamo amici. Ma non ha la qualità di Messi, Cristiano o Neymar. È giovane e gli auguro il meglio".
SULL'INTERESSE DELLE BIG - "È normale voler giocare nelle squadre migliori. Barcellona, Manchester United, PSG, Bayern, queste squadre qui. Penso che ovunque vada posso fare la differenza, anche a Barcellona ma non sono mai stato vicino ad un passaggio nei blaugrana".