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    Manolas è un caso, senza di lui la Roma fa acqua. E per giugno avanza l'Inter

    Manolas è un caso, senza di lui la Roma fa acqua. E per giugno avanza l'Inter

    C'è una Roma con Manolas e c'è una Roma senza Manolas. Sarà un caso o forse no, ma l'imbattilità difensiva dei giallorossi cade dopo 340 minuti proprio nella giornata in cui Spalletti decide di preservare il greco (mandandolo in panchina) da una possibile ammonizione che, sotto diffida, gli avrebbe impedito di prendere parte alla prossima sfida di campionato contro la Fiorentina. Con l'ex Olympiacos in campo, la Roma, seconda retroguardia del torneo anche dopo il tris incassato dalla Sampdoria, subisce una media di 0,88 reti a partita, mentre nelle 5 occasioni in cui non è sceso in campo dall'inizio (contro Bologna, Pescara, Genoa, Chievo e Samp) si sale a quota 1,2 per gara.

    A GIUGNO C'E' L'INTER - Un'inversione di tendenza evidente e che suscita molte perplessità sulla cervellotica scelta di Spalletti, che su un campo complicato ha rispolverato un Vermaelen che, tra infortuni a raffica e un minutaggio davvero limitato in questa stagione, continua ad essere il vero mistero di mercato di questa Roma. Una situazione particolare quella legata a Manolas che non può non essere strettamente legato a dinamiche di mercato, con una trattativa per il rinnovo di contratto arenatasi di fronte alle richieste di aumento di stipendio del greco e un'Inter che nella prossima estate lo ha messo in cima alla lista degli obiettivi per il reparto difensivo. La sua cessione sarebbe salvifica per il pericolante bilancio giallorosso e consentirebbe di muoversi in entrata, ma oggi, in una rincorsa alla Juventus che non ammette soste, la Roma non può fare a meno di Manolas.

     

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