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    Mani d'acciaio e piedi da regista, ma il segreto di Maignan è la testa. L'ultimo colpo di genio del vero fuoriclasse del Milan

    Mani d'acciaio e piedi da regista, ma il segreto di Maignan è la testa. L'ultimo colpo di genio del vero fuoriclasse del Milan

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    Definirlo semplicemente un portiere è divenuto ormai limitativo. Mike Maignan è sempre più l'anima di questo Milan che, a nove giornate dalla fine del campionato, si mantiene in testa alla classifica mostrando anche la versione esteticamente meno bella di sé. Un pilastro della formazione di Stefano Pioli, non solo per gli interventi spesso decisivi nel corso delle partite, ma anche per quella leadership e per quella cura dei particolari che lo stanno consacrando come una delle realtà più sorprendenti di questa Serie A. Per quello che fa con le mani, coi piedi - è uno degli estremi difensori più abili nel partecipare alla costruzione del gioco - e ora pure... con la testa.

    L'EPISODIO - L'intervento sull'empolese Luperto a inizio del secondo tempo - di fatto l'unica vera palla gol costruita in 90' dalla squadra di Andreazzoli - è assolutamente da copertina, per bellezza e difficoltà, ma a prendersi maggiormente la scena è stata una situazione che non ha visto direttamente coinvolto il forte numero uno francese. Ci riferiamo all'episodio del calcio di punizione da cui nasce la conclusione vincente di Kalulu e a destare sorpresa è il posizionamento scelto da Maignan. Che, come tanti portieri moderni, segue gli sviluppi del calcio piazzato abbondantemente fuori dalla sua area di rigore e che, in questa circostanza specifica, decide addirittura di avanzare fino all'altezza del centrocampo ma scegliendo una zona più defilata, sulla linea del fallo laterale. Il motivo? Partecipare al piazzamento degli uomini del Milan preposti a ostruire la visuale di Vicario sistemandosi a fianco della barriera dell'Empoli. La cosiddetta "contro-barriera".

    Mani d'acciaio e piedi da regista, ma il segreto di Maignan è la testa. L'ultimo colpo di genio del vero fuoriclasse del Milan

    DETTAGLI DA VINCENTE - Maignan si piazza in un punto del campo nel quale riesce a valutare al meglio come creare un ulteriore elemento di disturbo e di pericolo per il collega toscano, dimostrando una volta di più di avere una capacità di leggere le diverse situazioni di gioco e di voler partecipare attivamente ad ogni singolo momento della partita, con lo spirito di chi, pur di ottenere la vittoria, non lascia niente al caso. "Mike è sempre stato così partecipe e curioso. Fa cento domande al giorno per capire come ci muoviamo, però poi dopo è dentro la partita in tutto per tutto e deve continuare così. Tutti i giocatori lontano dalla palla devono organizzare le posizioni, questa cosa lui ce l’ha dentro, anche la personalità nel proporsi, è una cosa molto vantaggiosa", ha spiegato Pioli a DAZN nel postpartita. Confermando che l'investimento fatto dal Milan la scorsa estate per rimpiazzare un giocatore dal peso specifico di Donnarumma non solo si è rivelata azzeccatissimo, ma ha addirittura migliorato il potenziale della squadra sotto l'aspetto del carisma e della leadership. Si chiama Maignan ma non definitelo più un semplice portiere.

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