Mandzukic prezioso come Ronaldo: ma per la Juve il rinnovo non è una priorità
Federico Zanon
Sette reti in quattordici partite. Gol pesanti contro Lazio, Napoli, Milan e Valencia, decisivi per il primo posto in classifica in campionato e per il passaggio agli ottavi di finale di Champions League. A 32 anni Mario Mandzukic si riscopre prezioso per la Juventus, al pari del cannibale Cristiano Ronaldo, con il quale è stato amore a prima vista. I due, sul campo, si cercano e si completano, se a inizio stagione Allegri aveva una solo grande certezza per l'attacco ora sembra aver definito le gerarchie. Là davanti, per le sfide che contano, c'è solo un posto, Cristiano e Mario non si toccano, per la terza maglia vinca il migliore. Da esterno sinistro o da attaccante poco cambia, Mandzukic garantisce qualità sottoporta (in campionato ha già segnato più gol dell'anno scorso) e quantità, è il primo ad attaccare, il primo a difendere e l'ultimo a mollare. Insomma uno che ogni allenatore vorrebbe avere. FUTURO BIANCONERO? - La Juve si gode e si coccola Mandzukic, ma pensa al presente e non al futuro. Ciò significa che in agenda, al momento, non c'è nessun incontro per il rinnovo del contratto in scadenza nel 2020. Questo non vuol dire che l'ex Bayern Monaco tra un anno e mezzo finirà la sua avventura in bianconero, semplicemente che la Juve non vuole fare scelte frettolese. Paratici a inizio anno farà il punto con l'entourage del giocatore, con il quale si potrebbe valutare il prolungamento di una stagione, fino al 2021. Un'ipotesi che Mandzukic non disdegnerebbe. Alla Juve e a Torino, dove ha recentemente cambiato casa, sta bene. E continua a dare il suo contributo.