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    Mancini: 'Vialli, speravo nel miracolo ma era sereno. Un fratello, ora bisogna andare avanti'

    Mancini: 'Vialli, speravo nel miracolo ma era sereno. Un fratello, ora bisogna andare avanti'

    Roberto Mancini, ct della nazionale azzurra, ha ricordato l'amico fraterno Gianluca Vialli, il giorno seguente la sua morte, al canale della FIGC: "È una grande perdita per la sua famiglia, per me, per il calcio italiano. È un momento difficile ma bisogna andare avanti”.

    Pochi giorni fa è andato a trovarlo. Aveva intuito che sarebbe stata l’ultima volta?
    "Speravo in un miracolo. Ci siamo visti, abbiamo parlato e scherzato. Era di buon umore, come sempre, e questo un po’ ti risolleva. Mi ha fatto piacere vederlo sereno".


    Vi siete conosciuti nelle giovanili azzurre a Coverciano, poi la Samp, poi le strade che si separano, finché la coppia si ricompone alla vigilia degli Europei e vince a Wembley. Siete tornati a vivere fianco a fianco, come quando eravate ragazzi. Com’era il vostro rapporto nell’ultimo periodo?
    "Abbiamo vissuto quasi tutta la nostra vita insieme, abbiamo avuto da sempre un legame fraterno, anche se calcisticamente ci siamo divisi. Ma la nostra amicizia è rimasta salda, basata su un grande rispetto e un enorme affetto".


    In Nazionale Luca aveva istituito un momento dedicato ai giovani, in cui trasmetteva l’identità e la responsabilità di vestire la maglia azzurra. Ha dato tanto a chiunque abbia varcato il cancello di Coverciano: è questa l’eredità che ha lasciato alla Nazionale?
    "Sì, e noi dobbiamo continuare su questa strada. È stato molto bravo nel far capire ai giovani il valore della maglia, come comportarsi: lui parlava volentieri con loro e loro lo ascoltavano con grande attenzione e ammirazione. Sono stati momenti molto belli e importanti".


    Vialli amava scherzare e raccontare gag, da quella del bus che lo lasciava a piedi ogni partita prima dell’Europeo alla finta Scarpa d’Oro a Immobile, che era poi lo scarpone di un giardiniere. È un momento triste, ma il suo sorriso va ricordato.
    "È giusto ricordare Luca così, questo era lui, sempre gioioso ed allegro, e con un carisma fuori dal comune".

    Stasera su Rai2 per ricordare Vialli andrà in onda il docu-film "La bella stagione", nato dal libro che ha scritto con Gianluca, insieme ad altri calciatori della "vostra" Samp. Cosa rappresenta questo film per tutti voi?
    "Racconta la stagione dello scudetto, ma va molto oltre le cose calcistiche: mostra quanto sia importante l’amicizia fra persone che lavorano nello stesso gruppo e quanto la coesione possa essere una forza propulsiva verso traguardi sulla carta impossibili. Ci sarà da piangere anche stasera, ma vale la pena: è ricco di bellissimi ricordi".
     

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