Mancini trasforma Icardi in Destro
L'INTRECCIO DI MERCATO - Era l'estate del 2012 e l'Inter provò a riportare Mattia Destro ad Appiano Gentile dopo un grande anno con la maglia del Siena. Il prezzo eccessivo convinse l'allora dt Marco Branca a desistere ed iniziare la stagione con i soli Cassano, Milito e Palacio a comporre il reparto d'attacco. La stagione fu disastrosa e gli infortuni in serie delle tre punti costrinsero l'Inter a puntare su Tommaso Rocchi nel mercato invernale e a bloccare l'acquisto in comproprietà dalla Sampdoria di Mauro Icardi che arrivò a Milano nell'estate successiva.
STATISTICHE A CONFRONTO - Destro e Icardi vedono la porta allo stesso modo, i numeri stagionali (gol esclusi) non mentono: 3 tiri nello specchio e 4 tiri fuori per entrambi con una percentuale di occasioni create praticamente identica. Ma Mattia Destro è un attaccante completamente diverso da Icardi e il coinvolgimento con il resto della squadra ne è la prova: 5 tentativi di cross a 2, 42 duelli vinti contro 24, 14 a 4 è il dato dei palloni recuperati, ma soprattutto 18 falli subiti e 14 fatti contro i 9 e 3 rispettivamente di Icardi.
MANCINI STA TRASFORMANDO ICARDI IN DESTRO - Maurito è da sempre un attaccante d'area di rigore puro. Il paragone che calza a pennello è quello con David Trezeguet, spesso estraneo alla manovra ma, se innescato, letale in fase di finalizzazione. Roberto Mancini, tuttavia, sta provando a trasformare l'attaccante argentino in un giocatore diverso, una punta che esce dall'area, aiuta i compagni in fase di impostazione, fornisce sponde ai compagni e protegge la sfera per far salire la squadra. Una punta alla Mattia Destro per dirla tutta, ma guardando i dati dei gol segnati dai due nelle ultime due stagioni (24 a 4) la domanda che dovrebbe sorgere spontanea al tecnico jesino è: ne vale davvero la pena?
Emanuele Tramacere Twitter - @TramacEma