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Italia: sia vera rivoluzione. Mancini sbaglia a ripartire da Bonucci & C.
Sarebbe stata una bella festa, un anticipo di Mondiale, e invece per noi sarà solo gogna pubblica per l’eliminazione. Per fortuna non ci prova nessuno a elevarla a occasione di riscatto. Ci vorrà ben altro, per cancellare la figuraccia di Palermo e di tutta la stagione, quella in cui contro avversari sempre modesti abbiamo vinto 1 sola volta su 5.
Infortunati a parte, Mancini dà l’onore della Finalissima a chi meno di un anno fa vinceva a Wembley il titolo europeo, che nessuno ci toglie, come nessuno ci toglie la gioia di quei giorni, ma che è stato la causa prima della nostra eliminazione dal Mondiale. Appagamento e gratitudine, incapacità di guardare oltre i campioni d’Europa. L’errore che Mancini non deve rifare fin da sabato, quando l’espiazione continuerà con la Nations League, altre 4 partite in 10 giorni, a metà giugno molto più che una follia, di cui però - almeno - non abbiamo colpe, se non quella - come tutti - di non saperci ribellare.
Mancini ha promesso nuovi innesti ed esperimenti. Riapre il laboratorio azzurro, quello che nel dopo-Ventura ha fruttato la gioia di Wembley. Ma apparentemente riapre male. Il prossimo Europeo, ovvero la prima “vera” manifestazione cui potremo partecipare, sarà nel 2024. È giusto ripartire da Bonucci? Carta d’identità, acciacchi in aumento e rendimento in calo direbbero di no. Ma già si sa che Bonucci sarà il capitano della "nuova" Italia. Stasera chiude Chiellini. Ma Acerbi? Lo ritroveremo ancora azzurro? E Insigne? E Jorginho? E Immobile, che ora non c’è ma che Mancini vuole ancora convocare? Ed Emerson Palmieri? Molto meglio Gnonto e quelli come lui, perché anche un colpo di spugna su chi ha firmato 2 eliminazioni dal Mondiale può aiutare a dimenticarle più in fretta.
@GianniVisnadi