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Mancini: 'Se non mi vogliono, vado via'. Ma non si dimetterà senza buonuscita
FFP - "I paletti del fair-play finanziario Uefa sono ridicoli: perché penalizzare dei club che hanno un padrone solido, in grado di garantire incassi, merchandising e continuità? Perché imporre sanzioni a società robuste, anche se indebitate? La realtà è che certe regole vengono aggirate con stratagemmi di alta finanza. In questa stagione l'Inter sarà penalizzata, ma spero che la società riesca a lavorare senza condizionamenti. In giro ci sono tanti bravi giovani talenti come Berardi e Gabriel Jesus. Ma bisogna avere la pazienza di farli crescere, trovando una via di mezzo con altri grandi giocatori più esperti".
FUTURO - "Ho sempre detto che amo troppo l'Inter per tradirla. Non sarò mai un peso: se qualcuno non mi vuole, sono pronto a farmi da parte".
In realtà, secondo quanto appreso da Calciomercato.com, Mancini non è intenzionato a dimettersi rinunciando ai 4 milioni di euro previsti dal contratto in scadenza a giugno. In caso di divorzio, servirà un accordo per la buonuscita. Intanto iniziano già a circolare i nomi di alcuni possibili sostituti sulla panchina dell'Inter: da Leonardo a de Boer passando per Blanc, Prandelli e Bielsa.