Inter, Mancini chiede un'ala (serve?) e non è preoccupato: ha ragione? VOTA
Un disastro totale, un esperimento mal riuscito, ma che è anche un chiaro messaggio alla società da parte di Roberto Mancini. L’inizio del miniderby dell’Inter contro il Milan durante il Trofeo Tim è stato l’esempio lampante di ciò che un allenatore a livello tattico non dovrebbe mai fare: concedere la superiorità a centrocampo, non pressare le fonti di gioco avversarie e, soprattutto, schierare giocatori completamente fuori ruolo.
MESSAGGIO ALLA SOCIETA’ – Un suicidio tattico annunciato? Sì, ma figlio di una richiesta ben precisa da parte di Mancini, che ha scelto di sacrificare la partita più sentita di tutto il trofeo, il secondo derby stagionale contro il Milan, sull’altare delle proprie richieste di mercato. Hernanes e Kovacic schierati esterni nel 4-4-2 non solo non hanno reso, ma si sono rivelati totalmente inadeguati al compito chiestogli dall’allenatore. Per giocare con un 4-4-2 che si trasforma in 4-2-3-1 in fase offensiva c’è bisogno non solo del tanto chiacchierato Perisic, ma anche di un secondo rinforzo.
SERVE DAVVERO? – Ma qual è la vera Inter? Quella lenta, impacciata e fuori posizione vista con il 4-4-2 o quella concreta, diretta e pericolosa vista dall’ingresso in campo di Brozovic con il passaggio al 4-3-1-2? Il cambio di modulo con l'ispiratissimo neoentrato nel ruolo di trequartista (ruolo che avrebbe potuto ricoprire tranquillamente Hernanes) ha permesso ai nerazzurri di stroncare la manovra del Milan, liberare Kovacic da compiti in copertura e, soprattutto innescare con più continuità Icardi e Jovetic fino a quel momento avulsi da ogni manovra. La palla ora passa a Mancini: continuare con gli esperimenti per mandare messaggi alla dirigenza o iniziare a lavorare con l’ottimo materiale tecnico già a disposizione?
Emanuele Tramacere
@TramacEma
