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VIDEO Inter, Mancini: 'Pirlo sarebbe importante'
Alla vigilia del match con il Torino, in conferenza stampa parla il tecnico dell'Inter, Roberto Mancini.
SU ICARDI - "La panchina con la Roma non doveva trasmettergli niente, capita in tutte le squadre. Nel Milan sta in panchina Luiz Adriano, nella Juve qualche Dybala e Morata. Sono scelte che ogni allenatore fa, si predilige la scelta per la squadra, comunque veniva dal gol col Bologna quindi non doveva dimostrare niente, tanto sappiamo che prima o poi inizierà a fare gol, ne abbiamo bisogno. Se giocherà domani con il Torino? Le decisioni saranno prese oggi, vedremo se riusciremo a non sbagliare la formazione".
SU PIRLO - "Se gli ho parlato? Non è vero niente, io ho non mai parlato con lui. Nel calcio può succedere di tutto, ma per ora non è vero niente. Non so che intenzioni abbia lui ora che è finita la MLS, magari vuole riposare, se vorrà tornare in Italia qualcuno interessato ci sarà. Pirlo è un campione, non è un giocatore normale perché ha qualità tecniche e capisce il gioco prima di tanti altri giocatori. Però Pirlo è andato anche in un campionato che ora è terminato e si sta riposando, non so quali siano le sue intenzioni. Non saprei che intenzioni abbia. Non so se vorrà riposarsi, se dovesse tornare sarebbe sicuramente importante. In futuro potremmo cercare giocatori con queste caratteristiche visto che abbiamo centrocampisti molto forti fisicamente che saranno utili da gennaio in poi".
SUL CHELSEA - "Come mi vedrei l'anno prossimo in panchina al Chelsea? Sono cose così, basta perdere due partite per essere in discussione".
SUL TORINO - "Per caratteristiche non è facile giocarci in questi anni, con Ventura allenatore: è bravo, conosce il calcio, conosce il 3-5-2, è furbo, quindi non sarà una gara semplice e domani dovremo lottare su ogni palla. Solo così si può battere il Torino, con aggressività e senza dare spazi".
SU MIHAJLOVIC - "Mihajlovic ha detto che il Milan è stato meno fortunato di chi è davanti? Non devo rispondere, sono d'accordo che in una stagione c'è bisogno di tutto, anche della fortuna. Questo vale per tutte le squadre".
SU MEDEL - "Come sta? Sta bene, non ha nessun problema".
SU KONDOGBIA - "Cosa gli manca? La conoscenza del calcio italiano, è giovane e forse lo dimentichiamo. Non può avere la stessa esperienza di giocatori più grandi, è un ragazzo timido e sensibile, deve migliorare questa cosa qua ma è solo questione di tempo. Ha grandi qualità e fa degli errori, bisogna aspettare e avere pazienza".
FUTURO DA DIRIGENTE DELL'INTER? - "Penso che rimanere per 10-15 anni in Italia sia impossibile, bisogna pensare di fare le cose bene quest'anno poi il futuro nessuno lo può conoscere. Io ho fatto già quattro anni, se fossi arrivato oggi sarebbe possibile, nel calcio italiano è difficile rimanere tanto nella stessa squadra".