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    Mancini-Nazionale nuovi retroscena sull'addio. Staff mai citato e il messaggio a Gravina dalla moglie

    Mancini-Nazionale nuovi retroscena sull'addio. Staff mai citato e il messaggio a Gravina dalla moglie

    L'alone di mistero scatenato dalle dimissioni di Roberto Mancini alla Nazionale sta lentamente svanendo con diversi retroscena che emergono con sempre maggior chiarezza. Sono in particolare due i dettagli forniti dalla Gazzetta dello Sport e che partono dal discorso legato allo staff (tanto sottolineato da Mancini nell'intervista concessa a Repubblica dopo le dimissioni) nel messaggio mandato dalla moglie a Gravina e proprio il foglio con cui lo scorso 12 agosto l'ex-ct formalizzava le dimissioni.

    IL MESSAGGIO DELLA MOGLIE - Piccola premessa, Silvia Fortini attuale moglie di Roberto Mancini è anche il suo avvocato che si occupa della carriera del marito. L'8 agosto, 4 giorni prima delle dimissioni, Fortini invia a Gravina un messaggio in cui in pochi passi e dopo i convenevoli, chiede in termini schietti che il contratto di Mancini sia modificato con l'eliminazione della clausola rescissoria in caso di mancata qualificazione al prossimo Europeo. La parola staff, in questa conversazione, non compare mai.

    IL DOCUMENTO DI MANCINI - E la parola staff non c’è nemmeno nella lettera firmata di proprio pugno dallo stesso Mancini con cui il 12 agosto ha ufficializzato a Gravina le sue dimissioni. Al contrario, anche in questo caso, il tecnico ha puntato fortemente il dito su quella clausola che, a suo dire, avrebbe pregiudicato la serenità del suo lavoro. Una lettera di dimissione che è stata accolta e che per ora non aveva portato il presidente federale a smuovere gli avvocati per vie legali. Per ora, perché con il passare dei giorni e dopo l'uscita pubblica di Mancini l'idea in via Allegri sta iniziando a prendere corpo. Per tutelare se stessi, ma anche la Nazionale e la sua immagine.

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