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Mancini, messaggio a Icardi: 'Potremmo sacrificare un big per fare mercato, l'esterno offensivo rimane la priorità'
L'allenatore dell'Inter Roberto Mancini ha parlato in un'intervista a Sky Sport del suo ritorno sulla panchina nerazzurra, dei sogni di mercato e delle prospettive per il futuro. Fcinternews.it ha riportato le sue dichiarazioni: "Dopo tanti anni all'estero avrei voluto continuare con una nuova avventura di questo tipo, ma poi è arrivata l'Inter che per me è un pezzo di vita. L'affetto dei tifosi e tutto il lavoro svolto insieme hanno contato tanto, senza dimenticare la voglia creata da una situazione come questa che non è semplice. Oggi è diverso e l'idea di ritrovarsi mi sembrava molto bella. Speriamo di fare bene. Poi l'Inter... è l'Inter".
MASSIMO MORATTI - "Dopo tanti anni ci siamo ritrovati. Siamo stati quattro anni insieme e abbiamo lavorato benissimo. Quando sono andato a trovarlo mi ha fatto molto piacere vedere a casa sua il quadro del 15° Scudetto".
TIFOSERIA - "La maggior parte dei tifosi è felice per il mio ritorno, questo mi dà tanta forza per fare bene. Quello che conta è però il lavoro che sarà molto difficile. Ci sarà anche da soffire, sia per noi che per loro".
AMBIENTE - "Non mi piaccioni gli stadi vuoti, e anche i campi stanno peggiorando. Invece dovrebbe essere tutto perfetto, perché l'Italia è il paese del calcio".
OBIETTIVI - "Quanto sarà lungo il percorso? Non saprei, l'Inter è partita con determinati obiettivi e per la Champions sarà difficile, ma non siamo così tanto lontani. Abbiamo il dovere di provarci fino in fondo".
FINANCIAL FAIR PLAY - "Rappresenta un grande problema, quindi dovremo essere bravi nel lavoro di scouting, per anticpare le big che possono permettersi grandi spese. Ma questo l'Inter lo fa da anni, e credo che bisognerà avere il coraggio di investire sui giovani forti, come ad esempio a suo tempo la società fece con Kovacic. In questi casi non ci deve essere alcun dubbio".
MERCATO - "Spero non succeda, ma può accadere che si è costretti a lasciar partire qualche big per poi andare su altri giocatori. L'Inter ha bisogno di profili in alcune zone del campo in cui ci sono lacune. Il ruolo? Esterno offensivo, come già detto".
MAZZARRI - "Se ho sentito il mister? No, assolutamente. A volte capita un tecnico senta il predecessore, ma questo non è ancora capitato. Se dovesse presentarsi l'occasione, perché no".
MASSIMO MORATTI - "Dopo tanti anni ci siamo ritrovati. Siamo stati quattro anni insieme e abbiamo lavorato benissimo. Quando sono andato a trovarlo mi ha fatto molto piacere vedere a casa sua il quadro del 15° Scudetto".
TIFOSERIA - "La maggior parte dei tifosi è felice per il mio ritorno, questo mi dà tanta forza per fare bene. Quello che conta è però il lavoro che sarà molto difficile. Ci sarà anche da soffire, sia per noi che per loro".
AMBIENTE - "Non mi piaccioni gli stadi vuoti, e anche i campi stanno peggiorando. Invece dovrebbe essere tutto perfetto, perché l'Italia è il paese del calcio".
OBIETTIVI - "Quanto sarà lungo il percorso? Non saprei, l'Inter è partita con determinati obiettivi e per la Champions sarà difficile, ma non siamo così tanto lontani. Abbiamo il dovere di provarci fino in fondo".
FINANCIAL FAIR PLAY - "Rappresenta un grande problema, quindi dovremo essere bravi nel lavoro di scouting, per anticpare le big che possono permettersi grandi spese. Ma questo l'Inter lo fa da anni, e credo che bisognerà avere il coraggio di investire sui giovani forti, come ad esempio a suo tempo la società fece con Kovacic. In questi casi non ci deve essere alcun dubbio".
MERCATO - "Spero non succeda, ma può accadere che si è costretti a lasciar partire qualche big per poi andare su altri giocatori. L'Inter ha bisogno di profili in alcune zone del campo in cui ci sono lacune. Il ruolo? Esterno offensivo, come già detto".
MAZZARRI - "Se ho sentito il mister? No, assolutamente. A volte capita un tecnico senta il predecessore, ma questo non è ancora capitato. Se dovesse presentarsi l'occasione, perché no".