Mancini: 'La Juve non mi ha mai cercato. Io ct? Trattativa complessa non contano solo i soldi. Balotelli? Se sta bene...'
Intervistato dalla redazione di Sky Sport, Roberto Mancini ha voluto chiarire la sua posizione nei confronti della Juventus. Dopo l'addio di Antonio Conte, infatti, il suo nome era balzato subito in cima alle ipotesi per la successione dell'allanetore leccese e agli indici di gradimento dei tifosi bianconeri. Eppure proprio l'ex tecnico del Galatasaray ha smentito che la Juventus abbia pensato a lui per il dopo-Conte: "La Juve non mi ha mai cercato. Costo troppo? Sì (ride ndr). E’ difficile da fuori giudicare una cosa che non si conosce, di certo la squadra era in ritiro con lui e potrebbe essere un problema. La Juve e’ una squadra forte, lo ha dimostrato negli ultimi tre anni, non credo abbia bisogno di tanto. Allegri allenerà un altro grande club, non sarà semplice, sicuramente, ma sarà orgoglioso di questa occasione. Vincere di nuovo sarebbe stato difficile anche per Conte".
FUTURO IN ITALIA? - Sono stato all’estero per tanti anni e sono stato bene, ci sono tante possibilità per me. Penso che ora lo scudetto lo possa vincere il Napoli, hanno fatto bene l'anno scorso e Benitez conosce già bene la squadra. L'Inter? Dipenderà da come comincerà il campionato, mi sembrano più a lunga scadenza come progetto. Sampdoria e Bologna sono due squadre che ho nel cuore. Mi dispiace che il Bologna sia retrocesso, meriterebbe una grande squadra. Bundesliga? Ho allenato in Inghilterra e Turchia, è sempre un’ottima esperienza allenare all’estero, perché si migliora, ma in questo momento non penso a dove potrei andare, perché nel calcio le cose possono cambiare rapidamente".
MANCIO CT - Sul capitolo Nazionale Mancini non chiude alla sua candidature: "Io ct? Bisognerebbe chiederlo al prossimo presidente federale. Ci sono lati economici da approfondire, ma anche tecnici: la trattativa è fatta di tante cose, non solo di soldi. Quando si perde si è portati a buttare tutto. Le cose sono andate male anche per sfortuna. Balotelli? Non lo conosco bene (ride, ndr). Un allenatore della Nazionale deve valutare tante cose. Se al momento del Mondiale o dell’Europeo, se Balotelli, o chiunque altro, viene da una grande stagione e merita di giocare, bisogna farlo giocare. Mario ha delle qualità tecniche importanti, ha fatto un grande Europeo, ma non un grande Mondiale. In Italia i talenti ci sono sempre stati e ci sono, all’estero è più semplice farli giocare, perché anche se perdi qualche partita non sei a rischio, mentre qui si licenziano tanti allenatori e quindi non è facile puntare sui giovani, ma si preferisce chi offre maggiori garanzie".