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  • Mancini all'Atalanta: l'erede di Caldara, interista con Boateng nel cuore

    Mancini all'Atalanta: l'erede di Caldara, interista con Boateng nel cuore

    • Andrea Robertazzi
    L'Atalanta ha ultimato l'acquisto di Gianluca Mancini, difensore centrale proveniente dal Perugia che in questa stagione ha collezionato 5 presenze nel campionato di Serie B con il club umbro. Classe '96 con un passato da centrocampista, Mancini è cresciuto nel mito di Kevin-Prince Boateng, nonostante la fede interista che lo accompagna fin da quando era bambino. Esploso nel settore giovanile della Fiorentina, l'ultimo acquisto della Dea è cresciuto calcisticamente al fianco di Bernardeschi nel vivaio viola e sogna di poter vestire la maglia della Nazionale. 
    DIFENSORE COMPLETO - Mancini è un giovane di grande prospettiva e l'Atalanta, sempre attenta ai campioni in erba, ha deciso di puntare su di lui per il dopo Caldara. Oltre 1,90 cm di potenza, il nuovo acquisto dei nerazzurri può vantare anche un'ottima tecnica di base, figlia del suo passato da centrocampista, che gli permette di impostare l'azione con qualità. Mancini fa, però, del gioco aereo la sua qualità principale, sia in fase difensiva che offensiva; prototipo del difensore completo, l'ormai ex giocatore del Perugia può essere il perfetto sostituto di Mattia Caldara all'interno dello scacchiere di Gasperini.
     
    L'EREDE DI CALDARA - Le sue caratteristiche lo rendono un giocatore simile proprio a Mattia Caldara, con il quale potrà giocare nella prossima stagione a Bergamo. Entrambi hanno dimostrato di essere difensori con il vizio del gol e, se il neo acquisto della Juventus ha già dato prova delle le sue doti realizzative in Serie A con 3 reti messe a referto in 11 presenze, l'utlimo acquisto dei nerazzurri ha un passato da goleador nelle giovanili della Fiorentina, come testimoniano gli oltre 80 gol messi a segno negli anni trascorsi a giocare nel vivaio viola. L'Atalanta si è assicurata, quindi, il nuovo Caldara per il futuro prossimo; ora toccherà a Mancini dimostrare di avere tutte le carte in regola per fare il definitivo salto di qualità nel calcio dei grandi, e quale palcoscenico migliore dell'Atalanta per farlo?

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