Il sito Ilpubblicista.it ha intervistato Andrea Mancini, figlio del più noto Roberto, attualmente tesserato con gli ungheresi dell'Honved. 'Ogni tanto sento la mancanza dell'Italia, chiaramente mi piacerebbe tornare a giocare nella mia terra e, se dovessi fare il nome di un club, sarebbe troppo facile: la Sampdoria - afferma il centrocampista classe '92, ex di Manchester City, Fano e Valladolid -. Sarebbe il mio sogno diventare una bandiera dei blucerchiati, come lo è stato mio padre'. Rispetto a quest'ultimo, tuttavia, il ragazzo ci tiene a marcare le differenze: 'Lui è molto più forte, dovessi fare la metà o anche solo un quarto della sua carriera sarei felicissimo. Io ho sempre giocato seconda punta o trequartista. Da quando sono in Ungheria, però, il mister ha optato per un futuro da regista. Ci sto lavorando perché chiaramente è un ruolo a me nuovo, ma con l'aiuto dello staff mi sto già abituando'.

Mancini junior ha assistito da Budapest alle mosse di mercato della Sampdoria, quest'estate: 'E' vero che sono state cedute due pedine fondamentali come Icardi e Poli, ma sono stati sostituiti con giocatori importanti, basta vedere Gabbiadini e Petagna, giovani molto interessanti per l'attacco - afferma il giocatore -. Poi sono giunti anche agiocatori importanti come Bjarnason, Salamon e Regini, che possono dare una grande mano alla Samp. Ci sarà da soffrire come tutti gli anni, ma sono sicuro che i blucerchiati si salveranno con tranquillità'.