Dipende dall’Everton. Se il Manchester City questo pomeriggio vince la partita contro la seconda squadra di Liverpool, domani sera Roberto Mancini potrebbe essere allo stadio a Genova. Di più: a fare il tifo in gradinata Sud.

Un tifoso speciale per una partita speciale. Il tecnico del City, a Genova, ha lasciato molti amici. Su una parete dell’ufficio all’interno dello stadio di Manchester campeggia una sua foto in maglia blucerchiata. Lo staff è made in Samp, con Fausto Salsano, Attilio Lombardo e David Platt. Per la finale di FA Cup contro lo Stoke City, il 14 maggio, è già prevista una spedizione a Wembley, con volo diretto da Genova e taglio di capelli compreso, perché del gruppo farà parte anche il coiffeur amico Nino Manzillo. Per il derby, però, la spedizione potrebbe essere in senso inverso.

La telefonata è partita ieri mattina e Mancio ha preso tempo: «Fosse in casa la Sampdoria, verrei. Ma così...». Allora è partita la controproposta: «Vieni a Genova e andiamo in gradinata Sud». La proposta l’ha lanciata uno degli amici storici del Mancio, Carmine, il ristoratore della Sampdoria dello scudetto e di tutte quelle successive.

Mancini, a questo punto, ha opposto un: «Vedremo...». Questione di scaramanzia. E anche di impegni ravvicinati. Perché il City, che ha 62 punti in classifica, una partita in meno, deve difendere il quarto posto e cercare di insisidiare il terzo all’Arsenal, giocherà due partite in quattro giorni. Appunto, oggi in trasferta con l’Everton (settimo a quota 48) e martedì sera in casa contro il Tottenham. Roberto Mancini pensa al finale di stagione del suo City, ma pensa anche alla Sampdoria. La rimpatriata ci sta. Ma, ovviamente, solo in caso di risultato positivo oggi a Goodison Park.

Nei giorni scorsi lo aveva chiamato Claudio Bosotin, uno dei vecchi leader della Sud. «Non ci faremo mica mandare in B da quelli...», aveva detto Mancini. E Bosotin: «Roberto, perché non vieni ad allenare la Samp?». Replica: «Se Garrone mi paga, io vengo». Una battuta, ma non troppo scherzosa. Più volte Mancini ha confidato che, prima o poi, vuole tornare da allenatore.