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    Mancini-Inter, rinnovo o caos

    Mancini-Inter, rinnovo o caos

    Tre giorni per dire sì, tre giorni per trovare l'accordo, mettersi alle spalle i malumori e ripartire. Come riporta La Gazzetta Sportiva Mancini e la dirigenza nerazzurra, infatti, devono ancora avere il chiarimento finale. Con l’incontro di giovedì con Zhang Steven, Ren Jun e Yang Yang il tecnico riteneva che fossero state gettate le basi per continuare insieme, convinti l’uno dell’altro. Il passaggio era in funzione anche dell’allungamento del contratto del tecnico, in scadenza tra 11 mesi, un segnale per allontanare lo spettro Simeone.

    MANCA L'OK DEFINITIVO - Visto che si trattava del primo incontro, si è deciso di riaggiornarsi, coinvolgendo anche Thohir, per definire le basi del rinnovo. Poi però gli uomini Suning sono rientrati a Nanchino e il presidente non è riuscito ad incontrare il tecnico per tutta la giornata di venerdì, ripartendo ieri all’alba con la famiglia e spiegando che oltre ad avere altri impegni doveva ancora confrontarsi al telefono con Suning. Mancini si aspettava una risposta definitiva, invece è stato lasciato in sospeso, una situazione che l'ha spazientito. Il rapporto con Thohir non è idilliaco, l’impressione è che tra i due, ma soprattutto tra il tecnico e il Ceo Michael Bolingbroke – non a caso poi tenuto fuori dagli ultimi colloqui – si sia rotto qualcosa nell’incontro del 23 luglio a Portland. E visto che Suning per ora non metterà suoi uomini a Milano, la convivenza non si annuncia facile. L'Inter ora ha tre giorni di riposo, previsti dal programma, decisivi per capirne di più.

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