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Mancini-Icardi: odio e amore. Il tecnico chiede sacrificio il bomber va per gradi
"Come premesso, nonostante queste cifre, Icardi non convince tutti. La critica principale che gli viene fatta è quella di non partecipare a sufficienza al gioco, in sostanza, che abbia in testa soltanto il gol. Per la verità, lo pensa anche Mancini, che, non a caso, martella incessantemente Maurito per tutti i 90'. Il tecnico nerazzurro, infatti, vuole che esca dall’area di rigore, che si proponga come appoggio per la manovra e che, all’occorrenza, svari anche sulle fasce. Tra i due c’è una sorta di odio-amore, fatto di picchi da un lato e dall’altro, come dimostrato anche dalla fascia di capitano che proprio il tecnico gli ha affidato a inizio anno. La verità è che l’argentino, per istinto, è un “animale” da gol, quindi pretendere altro da lui è come andare contro la sua natura. D’altro canto, però, le doti tecniche le avrebbe. Una dimostrazione, ad esempio, è il traversone con cui domenica scorsa contro il Palermo ha offerto il pallone per il terzo gol a Perisic. Già, ma Icardi il suo gol l’aveva già segnato prima: ecco forse si può dire che sia più portato a soddisfare le richieste di Mancini una volta messa la sua firma sul tabellino, vale a dire ciò che ritiene il suo compito principale".