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Mancini e la Sampdoria: 'Ho avuto la fortuna di giocarci e di amarla'
"Ho avuto la grande fortuna di crescere nel Bologna che è stata una cosa fondamentale, poi di vivere 15 anni straordinari alla Sampdoria che per me era la famiglia, i miei compagni alla Samp erano come miei fratelli" racconta l'indimenticabile numero 10 blucerchiato. "Sono stato fortunato di giocare in quegli anni nel migliore campionato del mondo, in Italia giocavano tutti i più grandi calciatori. I tempi erano completamente diversi. Fossi stato oggi calciatore avrei sicuramente viaggiato molto perchè girare il mondo, conoscere molte persone, diverse culture aiuta a crescere e a migliorarsi".
Difficile immaginare un periodo simile, soprattutto nel calcio moderno: "Me lo auguro per i tifosi della Sampdoria che ci possa essere un'altra epoca così però penso che possa essere abbastanza difficile, di Mantovani ce ne è stato uno e non credo possa essercene un altro, era al di sopra di tutto e tutti, aveva un'intelligenza che nessun altro aveva. Era riuscito a costruire una squadra prima di giovani ragazzi e poi di uomini che hanno vinto quasi tutto. Ho avuto la fortuna di giocare e di amare una squadra così, amare totalmente i miei compagni di squadra. Non credo possa capitare un'altra volta, i tempi più belli in assoluto sono stati gli anni '80 – '90, oggi sicuramente girano più soldi, ci sono giocatori anche mediocri che guadagnano come campioni”.