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    Mancini, guerra Fiorentina-Atalanta: la 'strana' cessione che ha rotto i rapporti

    Mancini, guerra Fiorentina-Atalanta: la 'strana' cessione che ha rotto i rapporti

    • Fabrizio Romano
    Giovani valutazioni crescono. E cambiano, eccome se cambiano. Chi vuole acquistare Gianluca Mancini oggi deve portare almeno 25 milioni di euro all'Atalanta, c'è già la fila da mesi: è il difensore del futuro, ha solo 22 anni e segna pure come un attaccante, la Roma lo segue da vicino e non è certo l'unica. Ma attorno a questo centrale classe '96 è scoppiata da tempo una vera e propria guerra tra Fiorentina e Atalanta, avversarie in semifinale di Coppa Italia ma anche fuori dal campo per la questione nata attorno alla strana cessione di Mancini, un'operazione che ha fatto infuriare Diego Della Valle.

    COME E' ANDATA - Nell'estate del 2015, la Fiorentina presta un giovanissimo Mancini al Perugia con ottimi risultati. Per regolamento non si può prolungare il prestito per un'altra stagione; ma Gianluca e il suo entourage spingono per restare, il feeling col Perugia è forte, Mancini è convinto sia la piazza ideale per crescere. Il direttore Corvino lo asseconda con la cessione a titolo definitivo, ma senza blindarlo definitivamente. Ne farà le spese la Fiorentina nonostante fossero poste due condizioni per quella cessione: garantita ai viola la percentuale del 50% sulla futura rivendita e l'opzione di pareggiare un'eventuale offerta da parte di un altro club, lasciando poi la decisione finale al giocatore.

    LA CIFRA E LA GUERRA - Mancini firma un quadriennale e rimane in Umbria come voleva, ma la guerra scoppia nel 2017: l'Atalanta, da sempre in rapporti privilegiati col Perugia stesso, piomba su Mancini e lo acquista a titolo definitivo in una doppia operazione che comprende anche il giovanissimo Santopadre - classe 2000 e figlio del presidente del Perugia - per una valutazione totale da 3 milioni di euro. Il problema è il prezzo che emergerà per Mancini: il difensore è stato valutato solo 300mila euro, una strana valutazione che la Fiorentina ritiene modificata ad hoc per riconoscere una cifra inferiore ai viola come percentuale sulla rivendita. Diego Della Valle si impegna in prima persona, tra i due club scoppia la bufera: esposto (respinto) alla Corte Federale, probabile ora anche un passaggio in sede Civile.

    NIENTE AFFARI - Insomma, i rapporti sono rotti e c'è di più; il Corriere Fiorentino racconta oggi di una chiamata dal presidente dell'Atalanta Percassi a Diego Della Valle senza ricevere alcuna risposta. La conferma di un clima rigidissimo tra le due società, tanto che la Fiorentina ha scelto di non condurre più alcun affare con l'Atalanta: una mossa diventata effettiva nella scorsa estate, quando è saltato il riscatto del portiere Marco Sportiello proprio per non fare operazioni insieme al club di Percassi almeno finché non verrà chiarita la questione Mancini. Un altro giovane che la Fiorentina ha colpevolmente lasciato andare, seppur con una valutazione sospetta nell'operazione successiva; dopo Zaniolo, un'altra perdita incalcolabile di talento e di valore economico per il progetto viola.

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