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    Mercato Inter: gli incedibili di Mancini

    Mercato Inter: gli incedibili di Mancini

    C’è un grandissimo equivoco legato all’Inter, probabilmente accentuato da Roberto Mancini, che del turnover ha fatto un vero e proprio marchio di fabbrica. Almeno quest’anno. L’Inter cambia interpreti e moduli, ma non per questo pecca in idee e sicurezze, soprattutto per quanto riguarda quello che sarà il prossimo mercato, dove sono già stati individuati i reparti da migliorare (serve soprattutto un esterno offensivo). 

    IL SACRO EQUILIBRIO -  Spesso si sente parlare di “sacrificabili” per finanziare la sessione invernale di mercato, ma a dire il vero questo termine poco piace a Roberto Mancini, che arrivato a questo punto della stagione e con questa classifica, non intende assolutamente privarsi di nessuno dei suoi uomini di fiducia. Proprio questo concetto merita una piccola parentesi: abbondante turnover non significa mancanza di stima. Il tecnico jesino sceglie moduli e uomini a seconda delle circostanze, partendo sempre e comunque da alcune certezze. Handanovic, Miranda e Murillo sono un perfetto esempio di come non tutti siano soggetti a rotazione. L’Inter ha punti cardine su cui si fonda, che fanno la differenza e che non escono mai dal campo. Gli altri, altrettanto importanti, si alternano in base alle esigenze della squadra, ma sono tutti campioni di comprovato spessore: Melo, Medel, Jovetic, Icardi, Ljajic, ecc. Non novellini prestati al mondo del pallone, ma professionisti che ormai hanno costruito un sacro equilibrio. 


    SOTTO STRETTA SORVEGLIANZA - Stabilità che Mancini ed Ausilio non intendono in nessun modo minare, specie se privandosi di uomini che finora gli hanno garantito affidabilità. Brozovic è il primo esempio, il croato - dopo le difficoltà iniziali - ha dimostrato con i fatti di poter essere molto utile, soprattutto in partite di un certo spessore. Napoli e Roma lo hanno consacrato come l’uomo che meglio abbina qualità e quantità nel centrocampo nerazzurro ed ecco perché l’ex Dinamo Zagabria sembra aver riscritto il proprio destino. Il medesimo discorso vale per Jeison Murillo, vera e propria sorpresa di quest’anno: il colombiano, dopo 15 presenze in Serie A, ha già visto triplicare il prezzo del proprio cartellino, ma nessun’offerta indecente sarà abbastanza sufficiente da far traballare Roberto Mancini, che ad oggi non intendere spostare nessuna pietra dalla nuova costruzione. 

    IL DIKTAT - Poi è chiaro che prima di comprare bisognerà cedere, ma l'Inter post-gennaio partirà dalle stesse certezze assimilate finora. Almeno questo è il diktat di Mancini, che ad oggi non vuol sentire sentir parlare di "sacrifici". Per fortuna di Ausilio, la rosa nerazzurra può contare anche su elementi non ritenuti indispensabili e sarà lì che il ds dovrà compiere un mezzo miracolo, cercando di reperire quante più risosrse possibili. 

    Pasquale Guarro
    @ngoppejammeja 


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