Mancini: 'All'Europeo per vincere. Il Paese è diviso, facciamo innamorare la gente'
A tutto campo. Roberto Mancini, commissario tecnico dell'Italia, ha affrontato i temi del nostro calcio, in una lunga intervista concessa a Repubblica. Testa alta e obiettivi chiari, a partire dall'Europeo: "La Nazionale deve risollevarsi, far innamorare di nuovo la gente. Siamo un Paese diviso, non possiamo non accorgecene. Non ha senso: siamo un bel Paese, pieno di persone di animo buono. E' ora di cambiare, il calcio farà la sua parte. Voglio vincere subito, Francia e Belgio sono molto più avanti ma possiamo giocarcela. Sul gioco siamo avanti e i 1999, 2000 e 2001 possono crescere in un anno e mezzo. L'offensivismo spinto è una mia convinzione, i giocatori tecnici devono giocare insieme, ma la cura difensiva non deve mancare, serve equilibrio: attaccare con tanti giocatori, ma recuperare palla in avanti. I difensori stanno in una zona insolita, ma il meccanismo dà vantaggi, se funziona bene". ZANIOLO - "E' un interno di sinistra mancino, in Italia non ce ne sono tanti, lui e Mandragora. Ha dribbling e corsa, ha sfruttato l'occasione che gli ha dato Di Francesco. In macchina alla radio ho sentito che giocava titolare contro il Real. Ho detto: speriamo bene, sennò mi massacrano".
BALOTELLI - "Ha possibilità, se tecnicamente gioca al 100 per cento e pressa, difende, fa gol. Ma deve essere perfetto".
KEAN - "Lo conoscerò meglio a giugno. E' molto giovane, ha forza e senso del gol".