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    Manchester City, inizia l'era Guardiola: tiki-taka 3.0 alla conquista dell'Europa

    Manchester City, inizia l'era Guardiola: tiki-taka 3.0 alla conquista dell'Europa

    • Marco Demicheli
    Oggi è iniziata ufficialmente l'era Guardiola in casa Manchester City. Una svolta storica per il club degli sceicchi, che coincide anche con l'introduzione del nuovo logo e di una nuova idea di gioco: dopo aver conquistato la Premier con Mancini e Pellegrini in panchina, ora la società inglese vuole vincere convincendo. E soprattutto, vuole trionfare finalmente in Europa. Per farlo, ha deciso di puntare su una garanzia come Pep, che a Barcellona - con Txiki Begiristain e Ferran Soriano, oggi al City, come dirigenti - ha dato vita all'ultima rivoluzione del calcio moderno.

    PEP PER L'EUROPA - Nella sua prima giornata inglese, l'allenatore catalano è stato travolto dall'entusiasmo dei tifosi dei Cityzens, che non vedono l'ora di togliersi di dosso la maledizione europea che affligge la loro squadra, che solo nell'ultima stagione è riuscita ad arrivare in semifinale di Champions League. Guardiola sa quali siano le aspettative, ma non cambia la sua filosofia. Il bel gioco prima di tutto, come testimoniato dalle sue parole di oggi pomeriggio: "Grazie al Manchester City per avermi regalato questa opportunità. Sono piuttosto certo che ci divertiremo. Mi sono messo alla prova in Catalogna e in Germania, ora ho voglia di rendere orgogliosi i tifosi del Manchester City attraverso il nostro stile di gioco. Costruiremo uno spirito di gruppo, questo è il primo step. Poi penseremo anche all'aspetto tattico. Ma state certi: voglio creare qualcosa di speciale".

    TIKI-TAKA 3.0 - Ma come giocherà il nuovo City? Di sicuro comanderà sempre il gioco e terrà a lungo il pallone. Per quanto riguarda gli interpreti, qualcosa è già cambiato e tanto cambierà in questa estate. Il fulcro del gioco sarà Ilkay Gundogan, appena arrivato dal Borussia Dortmund ma ancora alle prese con l'infortunio che gli ha impedito di partecipare a Euro 2016. A Manchester è già arrivato anche Nolito e tra le richieste di Guardiola ci sono un difensore centrale in grado di impostare il gioco (il primo nome era Laporte, che ha però rinnovato con l'Athletic Bilbao), un terzino destro e un portiere. Per il resto, se sceglierà il 4-1-4-1 degli ultimi tempi al Bayern Monaco, può contare su una ricca batteria di esterni o fantasisti (de Bruyne, Sterling, Silva, Nasri e Jesus Navas) e sul Kun Agüero come punta centrale, con il giovane Iheanacho pronto a spiccare il volo. Dopo averlo "brevettato" a Barcellona e aggiornato in Baviera, Pep è pronto a portare il tiki-taka 3.0 all'Etihad Stadium. E riprendersi quella Champions che gli manca dal 2011.

    @marcodemi90
     

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