Manager Eto'o: 'La Sampdoria non si è fatta viva, avviata l'azione legale'
"La Sampdoria non si è più fatta viva. Io personalmente ho interrotto i rapporti nel mese di febbraio -prosegue il rappresentate del giocatore camerunense-. Il signor Eto'o non ha più avuto contatti col presidente da un mese e mezzo a questa parte. Diciamo che stanno lavorando di più i legali. Samuel è rimasto molto deluso dal fatto che aveva molta fiducia nel presidente e in Romei Sperava di riuscire a trovare un accordo bonario, sia per il suo entourage che per Olinga. Nessuno si è fatto avanti dalla società, anzi non hanno risposto a una proposta fatta dall'avvocato Tolentino. Non vedo possibilità di evitare un'azione legale che è stata avviata in questi giorni".
Avvocato Tolentino che era presente in studio: "Si solleva il problema di un inadempimento contrattuale. Noi riteniamo che ci sia stata una proposta da parte della Sampdoria" conferma il legale. "Inizialmente una bozza al 4 marzo, che poi ha trovato una versione definitiva al 21 marzo 2015. Questa proposta è stata successivamente accettata da Olinga il 23 marzo.
La versione di Eto'o e del suo manager, comunque, sembra inguaiare la Samp: "C'è stata una proposta su carta intestata della Sampdoria. Questa proposta conteneva tutti gli elementi essenziali per essere considerata tale. Venivano indicati i termini economici e quelli temporali" afferma convinto Gardi. "Si parlava di un ingaggio di quattro anni. Ci sono tutti gli elementi per considerare quella una proposta e, nel momento in cui quella proposta viene accettata, si forma quello che si chiama vincolo contrattuale. C'è stata nel mese di maggio 2015 una corrispondenza tra la Sampdoria e l'Apollon, la squadra dalla quale proveniva Olinga. La Sampdoria si impegnava a corrispondere il salario di Olinga. Segue un'altra corrispondenza nella quale veniva convenuto l'allenamento estivo del giocatore".
Secondo l'entourage di Eto'o, il fatto che lo stesso Apollon si sia mosso in prima persona conferma la buona fede dell'attaccante: "Dietro l'Apollon c'è uno degli agenti più importanti d'Europa. Se personaggi di questo livello si muovono, lo fanno perché ci sono delle cose chiare. Nelle scorse settimane si parlava di appunti su un quaderno e di email. Qui ci sono dei contratti e sia l'Apollon sia Olinga vogliono adesso far valere questi contratti in sede legale. Per quanto riguarda Eto'o, procederà anche lui contro la Sampdoria. L'ultima affermazione dell'avvocato Romei che dice che abbiamo chiesto 400 mila euro. Vorrei capire chi glieli ha chiesti? Dove sono le prove? Questo è un inquinamento dei fatti che non va bene. Noi in sei mesi abbiamo fatto di tutto per venire incontro alla società ma da parte loro non c'è stata la minima intenzione di chiuderla in maniera consensuale".
Alla base della questione ci sarebbe comunque una questione di principio, messa in piedi dallo stesso Eto'o: "Samuel ha un carattere molto forte" ammette ancora Gardi. "Non ha voluto cedere a una trattativa con la Sampdoria per delle cose che crediamo gli spettino. Il presidente crede di avere ragione. Sono due caratteri forti. Non sono arrivati a una cifra che rendesse contenti entrambi. L'Apollon ha provato a venire incontro alla Sampdoria. L'idea che mi sono fatto è che il presidente con cui ho avuto un ottimo rapporto prima di questa vicenda ha voluto avere cifre talmente basse per chiudere che certi personaggi non accettano. L'Apollon non ha l'urgenza di incasso che permette di accettare qualunque proposta. Uguale per Eto'o e il suo entourage. Preferisce rinunciare adesso per una questione e avviare un'azione legale per ottenere ciò che riteniamo giusto.
Insomma, Eto'o non voleva gravare sul Doria, bensì: "Aiutare il club. Non voleva speculare sul club. Si sente raggirato e preso in giro da una società che lui ha prestato il suo aiuto e la società stessa gli ha voltato le spalle. Questo è quello che gli ha fatto più male.
Gardi ha poi spiegato anche il motivo di una scelta così 'mediatica' come quella della conferenza stampa: "Prima di tutto l'idea della conferenza stampa è esclusivamente di Samuel Eto'o. Durante i suoi sei mesi qua non ha rilasciato un'intervista, e neanch'io pur avendo avuto un ruolo nel suo arrivo a Genova. Perché questa cosa mediatica? Si sente frustrato dopo quasi dodici mesi di promesse non mantenute e continui impegni non rispettati. Voleva esternare tutta la sua rabbia ai media"
Adesso, la palla passerà alla Sampdoria, mentre l'avvocato Tolentino valuterà le prossime decisioni: "Posso dire che Gardi ha cercato di trovare soluzioni. Sono stato interessato successivamente e ho provveduto a trasmettere una lettera alla Samp dove ho riepilogato non solo la narrativa ma anche le conseguenze che possono esserci. Ho invitato a proporsi per un incontro con spirito costruttivo. Ho fatto il necessario. Non ci rimane altro da fare che procedere in sede giudiziale. Il contratto ha la clausola compromissoria, art. 30 dello Statuto, per cui valuteremo se procedere con la giustizia sportiva o in via ordinaria".
Lo stesso Olinga, comunque, non aveva usato parole al miele per la Sampdoria ("Mi hanno trattato di merda"): "Ci tengo a chiarire che Samuel non ha niente contro la Samp. E' sempre stato trattato bene dalla tifoseria e ama la tifoseria blucerchiata. Lo stesso vale per Olinga, che era stato accolto bene" ha detto Gardi, che gestisce anche il giovane attaccante. "L'azione è contro presidente e avvocato. Olinga è stata la vittima di questa storia. Ha sofferto senza meritarlo. Giocare nello stesso club con Eto'o era il suo sogno. Piano piano c'erano cose che non gli tornavano. Mi faceva domande. Io cercavo di dirgli che tutto si sarebbe risolto. Invece ha sofferto tanto. Samuel vuole andare fino in fondo in questa storia. -conclude Gardi- Non importa la tempistica. Vuole che la gente sappia cosa è successo. Vuole che le persone escano da questa storia come meritano. Per quanto riguarda una possibilità, bisogna chiederlo all'avvocato..."
L'avvocato Tolentino però rimbalza la 'patata bollente' a Corte Lambruschini: "Bisognerebbe chiederlo alla Sampdoria. Noi ci siamo fatti avanti, ma non c'è stato riscontro. Le chance di chiuderla in via bonaria si stanno allontanando. Non era l'intento di Olinga, che nonostante si sia lamentato dall'agosto 2015, non c'è stato nessun riscontro da parte della Samp. Questo deve colpire non solo dal punto di vista giuridico ma anche per interrogarci sulla condotta di una dirigenza che va oltre al giocatore come persona umana che si è affidato a delle persone, ma che ha dovuto constatare che la fiducia era mal riposta".