Man City-Tevez: multa dimezzata
Il Manchester City ha ridotto la maximulta che era stata inflitta a Carlos Tevez, accusato di essersi rifiutato di entrare in campo nella partita di Champions League contro il Bayern Monaco.
L'ammenda è stata dimezzata: da un milione di sterline (1,15 mln di euro) - pari a quattro settimane di stipendio - è stata portata a 500 mila sterline (574.838 euro).
La decisione del City è conseguenza della ferma presa di posizione dell'Assocalciatori inglese (PFA), che in un comunicato si è schierata dalla parte dell'attaccante argentino, che minaccia perfino di querelare l'allenatore Roberto Mancini per diffamazione, criticando la super ammenda.
Tevez «non si è mai rifiutato di giocare per il suo club» ha sottolineato il sindacato, il cui presidente Gordon Taylor era presente all'interrogatorio del giocatore del 21 ottobre. «Non c'è alcuna giustificazione che questa sanzione - spiega l'associazione - sia superiore alle due settimane previste dalla Federcalcio inglese, la Premier League e la PFA». Dopo la partita con il Bayern oltre all'ammenda, Tevez è stato sospeso dal club per due settimane.