Guai a definirlo caso, ma di certo questa non è la miglior stagione di Marek Hamsik, complice anche l’infortunio che lo ha tenuto fermo due mesi per una botta al piede. Lo slovacco del Napoli, tuttavia, sta patendo anche una ‘sofferenza’ dettata dal modulo di gioco impostato da Rafael Benitez, dove nel 4-2-3-1 non riesce a trovare la posizione che lo esaltava nello schieramento di Walter Mazzarri. Continuamente in movimento lungo tutto il fronte offensivo, il problema più grande per lui è diventata la difficoltà nel mettersi faccia alla porta dovendo sostenere continuamente i due centrocampisti centrali.

NUMERI IN CALO - E per Hamsik il gol è un dato col quale si può ‘misurare’ il suo rendimento, perché la sua vena realizzativa, da sempre, è stata paragonabile a quella di un attaccante. Vanno bene i 4 assist finora concessi (lo scorso anno però furono 18), ma ciò che sta condizionando il rendimento del trequartista è certamente la mancanza del gol. Quella di questa stagione è l’astinenza da gol più lunga che Marek Hamsik ha vissuto: sono già 14 le partite nelle quali il numero 17 del Napoli non esulta. Le sue 'astinenze' più lunghe, negli ultimi anni, lo avevano visto senza gol per 11 partite nella scorsa stagione (anche lì complici problemi fisici e una squalifica), mentre le gare di fila senza reti sono state otto nell’annata 2011-2012, nove in quella 2009-2010 e ancora nove nella stagione 2007-2008, quella del debutto in Serie A.

TENTAZIONE UNITED - Ecco perché dall’Inghilterra si parla di un Hamsik che potrebbe cercare nuove esperienze: il Manchester United, come ha anticipato Gianluca Di Marzio, lo segue da tempo. Magari questa estate potrebbe arrivare un’offerta succulenta dalla squadra guidata da David Moyes, che sta attraversando un’annata da incubo, o quasi. La valutazione del talento slovacco non è inferiore ai 35 milioni di euro e Aurelio De Laurentiis lo ritiene incedibile, ma di fronte ad una vantaggiosa offerta concreta potrebbe anche vacillare.