Amante del calcio totale, Alberto Malesani, capace di dare una impronta alle sue squadre. Con un curriculum che annovera vittorie importanti e un entusiasmo che, a dispetto di una carriera lunga, affiora a galla quando gli si prospetta la prossima destinazione. Sul mare di Genova. "Lavorare per una società che, da anni, si sta proponendo a questi livelli e con un organico di qualità, offre stimoli importanti. Affronto questa avventura con entusiasmo. Sono in sintonia con la società. Per le scelte di mercato, ho espresso al presidente e ai dirigenti indicazioni generali, sulle caratteristiche dei giocatori che servono. Per l’individuazione degli obiettivi, mi affido a loro. Mi piace lavorare sul campo, sperimentare, nella convinzione che l’organizzazione paghi sempre".

Nessuna rivoluzione. Solo un’attenta programmazione. Il presidente Preziosi, sommerso dagli impegni che la conduzione della società richiede, detta la linea. Dal pulpito di We Are Genoa, in collegamento telefonico, ha fatto il punto. "Penso che la squadra, com’è, sia fatta e più forte dell’ultima. Durante il ritiro, faremo delle valutazioni e interverremo, sulla base delle indicazioni, se si presentasse la necessità. Parecchie operazioni erano state imbastite da mesi. L’estate scorsa siamo stati accreditati di voti alti per il mercato. Mi auguro, stavolta, che i voti siano inferiori, con una resa però diversa. E’ proprio vero che gli esami non finiscono mai. Credo che il Genoa abbia una sua dimensione. Più in là, per ora, è difficile andare: esistono realtà che contano su altre risorse. Nelle scelte, devo tenere conto della razionalità, anche se il calcio lo vivo con passione. I tifosi hanno grande sensibilità. Non vendo sogni, lascio sognare".