Maldini: |'Un onore giocare con Maradona e Baresi'
Paolo Maldini, in esclusiva per ESPN Classic in una intervista che, il canale tematico, ha affidato all’amico di sempre del difensore, Dj Ringo. Una carriera fatta di trionfi, tanti, ma anche cocenti delusioni sempre con la stessa maglia, onorata per un quarto di secolo.
Che cosa ha significato ha per te, il calcio nella vita, ancora oggi?
“Il calcio è sempre nato nella mia testa come un gran divertimento, una maniera di conoscere persone, aggregarsi, giocare insieme ad altri ragazzi. E’ uno sport assolutamente democratico perche’ tu puoi provenire dal paese o dal quartiere piu’ bello, dalla famiglia piu’ benestante, ma una volta che vai ad esempio nel le giovanili di una squadra come il milan quello che conta e’ il campo. abbraccia veramente un pochino tutte le categorie e per quello che mi riguarda e’ una grandissima passione e lo e’ tutt’ora, lo e’ stato per mio padre che credo mia abbia trasmesso dei geni orientati verso questo sport”.
Vincere uno scudetto, per di piu’ contro il Napoli di Maradona, non era un’impresa facile, ed e’ stato il primo dei 26 trofei che hai conquistato
“ Si ed e’ stata senza dubbio una cosa stupenda e difficile anche perche’ abbiamo giocato, adesso non ti so dire, a 3/4 giornate dalla fine in casa loro con l’obbligo di vincere, quindi era un’impresa, un’impresa vera e propria ma quel Milan a livello fisico devo dire che si allenava come nessuna altra squadra come nessuna altra squadra credo in europa e nel mondo e siamo arrivati a fine stagione ancora con una forza incredibile nelle gambe e anche una forza mentale di chi stava cercando di raggiungere per la prima volta un obiettivo che era lo scudetto”.Quando ti vedevi arrivare in campo un certo Diego Maradona che ti puntava, cosa provavi Paolo?
“Io ero abbastanza veloce no? Quindi molte volte pensavo sai di essere arrivato sul pallone e lui aveva sempre questo ultimo spunto che o riusciva o a saltarti o dovevi fargli fallo. Ma al di la’ di quello Maradona e’ stato comunque un avversario correttissimo, magari sui giornali sparava contro il Milan , contro i tifosi, ma poi in campo devo dire che e’ sempre stato un avversario correttissimo quindi onore a Maradona”.Tu hai giocato in difesa con Franco Baresi...
“Ho fatto i primi allenamenti con la prima squadra quando avevo giusto 15 anni e tu sai benissimo che in quegli anni li’ il giovane veniva un po’ maltrattato dai vecchi no? E c’era un po’, non dico nonnismo, pero’ c’era un po’ una sorta di rispetto dovuto, anche giusto credo nei confronti di quelli piu’ anziani. Franco questo non l’ha mai fatto pesare anzi era il primo a difendere i giovani sul campo...e questo per uno che si avvicinava a quel mondo li’ era una cosa importantissima. E in piu’ Franco per me e’ stato veramente un esempio di sportivita’ e di carattere e di carisma, pur essendo una persona che non e’ che sia molto espansiva quindi e’ riuscito, riusciva con due parole a caricare tutto”.