Calciomercato.com

  • Getty Images
    Maldini: "No al Venezuela per l'Italia, ne è valsa la pena. Non penso al ritorno al Milan, con papà parlo poco di calcio"

    Maldini: "No al Venezuela per l'Italia, ne è valsa la pena. Non penso al ritorno al Milan, con papà parlo poco di calcio"

    • Redazione CM
    L'Italia si prepara al doppio impegno di Nations League che vedrà gli Azzurri di Luciano Spalletti affrontare il Belgio il 10 ottobre a Roma e Israele il 14 ottobre a Udine. Tante le sorprese nei convocati e oggi in conferenza stampa da Coverciano, a prendere parola è stato Daniel Maldini, alla prima convocazione con la Nazionale maggiore 22 anni dopo l’ultima presenza di papà Paolo e addirittura 61 anni dopo il compianto nonno Cesare.

    ORGOGLIO - "Sono molto orgoglioso di essere qui. Ho sentito le parole del mister e fanno molto piacere. Oggi inizio ad allenarmi in gruppo e spero di far vedere delle cose buone. Fa sempre piacere essere chiamato qui. La mia famiglia mi è sempre stata vicina, abbiamo parlato poco di questa convocazione e più di altro come facciamo sempre".

    IL VENEZUELA - "Sì, sono stato contattato ma ho sempre preferito aspettare il momento giusto e una scelta giusta per me. Credo ne sia valsa la pena".

    CHE EFFETTO - "Con papà ho parlato poco, so che è contento e tutti sono contenti. Questo è l'importante. Mi fa un bell'effetto entrare qui e vedere foto di mio papà e mio nonno. Sono concentrato sul mio ritiro qui. Vivo giornata dopo giornata".

    TORNARE AL MILAN - "Sul possibile ritorno al Milan non ci sto pensando, tutto è possibile ma penso a fare bene e poi si vedrà alla fine dell'anno".

    UN NUOVO MALDINI - "Col tempo inizi a capire un po' di cose e inizi a capire che il parere degli altri può essere positivo o negativo, ma devi proseguire per la tua strada. Il tempo come in tutte le cose ti aiuta a capire tanti aspetti".

    NONNO CESARE - "E' normale che ogni ragazzo che gioca a calcio sogni di arrivare in Nazionale. Con nonno mi ricordo poche cose, so che è sempre stato vicino a noi ma sono passati troppi anni per ricordare episodi specifici".

    ATTACCO - "Il ruolo: in attacco mi va bene davvero tutto, forse trequartista, ma va bene anche da esterno o seconda punta, mi cambia davvero poco".

    MOMENTO GIUSTO - "Se è il momento della maturazione? Credo proprio di sì, ora è il momento giusto per essere qui. Questa chiamata è arrivata nel momento perfetto, mi sento bene in campo e con la squadra. L'Italia è una squadra con una qualità incredibile, spero di dare una mano in ogni modo: voglio portare la mia qualità ma voglio anche sacrificarmi per questa squadra".

    KAKA' - "Come calciatore Kakà era quello che mi piaceva di più. A papà non ho chiesto alcun consiglio su come saltare i difensori. In questo campionato credo Dybala sia il giocatore che mi ha impressionato di più, la facilità con cui fa le cose è incredibile"..

    PALLADINO E NESTA - "Mister Palladino mi ha sempre accolto bene così come il resto della squadra, mi ha aiutato a credere nelle mie potenzialità. Con Nesta ormai siamo insieme da un po' e anche con lui mi trovo bene".

    ULTRAS - "Sinceramente non ho molto da dire. Ho solo visto le notizie, ma non ho molto da dire".

    Altre Notizie