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    Maldini: 'Triste vedere il Milan così in basso. Stadio? Non so se lo faranno'

    Maldini: 'Triste vedere il Milan così in basso. Stadio? Non so se lo faranno'

    Paolo Maldini, co-proprietario del Miami Football Club, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del Daily Mail, nella quale ha parlato della sua esperienza rossonera: "Ho cominciato al Milan quando avevo 10 anni e ho concluso a 41. Mio Padre Cesare è stato capitano e i miei figli sono nel settore giovanile. Il Milan per me non è solo una squadra, è parte della mia vita. Con Sacchi facevamo ogni giorno le stesse cose, soprattutto i difensori, ma se io, Baresi, Costacurta e Tassotti ci ritrovassimo oggi giocheremmo esattamente come negli anni '90, è fissato nella nostra mente. Nella finale contro il Liverpool del 2007 avevamo tutto da perdere. Un'altra sconfitta sarebbe stata una tragedia, ma non puoi scegliere gli avversari. Non ricordo molto della partita. Quello che ricordo è quando abbiamo alzato la Coppa. Van Basten è stato il più grande con cui ho giocato: destro, sinistro, testa, forza e velocità. Sapeva segnare e sapeva passare il pallone. Il migliore. Il suo modo di giocare è senza tempo. Baresi era speciale. Il suo modo di giocare e di allenarsi è stato un esempio per tutti. Per me è stato il modello per il ruolo, il punto di riferimento".

    OFFERTE DALLA PREMIER - "Ho avuto offerte dal Manchester United e dall'Arsenal, ma non ho mai parlato direttamente con loro. Anche Vialli, quando allenava il Chelsea nel 1996, mi chiamò dopo una stagione difficile, ma avrei detto di no in ogni caso. Gianluca è un amico e fu l'unico che mi fece pensare per un solo giorno, ma poi dissi no. Nell'annata del mio addio al Milan ebbi dei problemi con la squadra e con i tifosi, e mi fu offerta la possibilità di allenare il Chelsea. Ma pensai che non ero pronto, e non volevo trasferire la mia famiglia a Londra. Andai da Abramovich, parlai con lui e con Wilkins, con il quale giocai in passato, ma rifiutai la proposta. Allenare non mi piace davvero".

    STADIO BOCCIATO, MILAN POCO COMPETITIVO - "Per rivedere il calcio italiano al top come negli anni 90 ci vorrà tempo: ci sono meno soldi, brutti stadi, tifosi violenti, e le famiglie non vanno ormai più. Dicono che il Milan stia cercando di costruire uno nuovo stadio, ma non so se succederà: in caso, dovrà avere almeno 60.000 posti se si vorrà tornare a quei livelli. San Siro è sempre stupendo, ma anche molto vecchio. Vorrei rivedere il Milan tornare ai vecchi livelli, combattere con rivali storici come Real e Barcellona: è triste vederlo così in basso".

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