Malagò: 'Diritti tv, serve un passo indietro di tutti. Su Abete in Figc...'
Il presidente del Coni e commissario straordinario della Lega di Serie A Giovanni Malagò è tornato a parlare del caos relativo ai diritti tv per il triennio 2018-2021, dopo la sospensione del bando di Mediapro: "Serve un passo indietro da parte di tutti per il bene del sistema. In questo momento un'opera di mediazione da parte mia non sarebbe neanche giuridicamente corretta, perché i diritti sono in ogni caso in capo a un soggetto. Non devono esserci né vincitori né vinti, altrimenti si rischia di farsi male: in questi casi serve un passo indietro da parte di tutti per fare in modo che il sistema ne benefici. Dopodiché c'è una prospettiva a medio-lungo termine e lo abbiamo visto con la finale di Coppa Italia: se investi e fai un buon prodotto, ci sono le potenzialità per fare ricavi e dare soddisfazione a tutti, se invece vuoi capitalizzare il massimo in un senso o nell'altro la partita diventa complicata".
Malagò ha detto la sua anche sui rumors che vogliono Giancalo Abete come candidato alle prossime elezioni federali, supportato da diverse componenti del calcio italiano: "Se c'è la volontà di fare una assemblea elettiva, ora più che mai la Serie A deve essere rappresentata, altrimenti si torna a fare l'errore del passato. Nelle assemblee della Lega di A, che conosco bene avendole frequentate assiduamente negli ultimi mesi, non si è mai parlato né toccato questo argomento. Se c'era la volontà di fare un candidato unitario, è stato completamente sbagliato e fuori luogo non renderne partecipe la Lega di A, a prescindere dal discorso sul nome sul quale non do alcun giudizio".
Malagò ha detto la sua anche sui rumors che vogliono Giancalo Abete come candidato alle prossime elezioni federali, supportato da diverse componenti del calcio italiano: "Se c'è la volontà di fare una assemblea elettiva, ora più che mai la Serie A deve essere rappresentata, altrimenti si torna a fare l'errore del passato. Nelle assemblee della Lega di A, che conosco bene avendole frequentate assiduamente negli ultimi mesi, non si è mai parlato né toccato questo argomento. Se c'era la volontà di fare un candidato unitario, è stato completamente sbagliato e fuori luogo non renderne partecipe la Lega di A, a prescindere dal discorso sul nome sul quale non do alcun giudizio".