Maiorca, Muriqi: 'Flop alla Lazio solo colpa mia'
"Arrivai infortunato, poi ebbi il Covid. Ma passare dal campionato turco alla Serie A è stato un impatto molto duro. Non ero pronto fisicamente e il primo anno andai in difficoltà, nonostante avessi avuto parecchio minutaggio e occasioni per mettermi in mostra. Quindi è stato un mio errore e di nessun altro".
Il Pirata ha poi raccontato del diverso rapporto avuto con Inzaghi e Sarri nei suoi due anni nella Capitale: "Nel secondo anno con Sarri feci un’ottima preparazione ma non ero il tipo di giocatore adatto al suo gioco e me lo disse chiaramente. Un giorno andai a parlaci. Gli dissi «Mister, dimmi se non ti convinco più, se magari mi alleno male o se non sei contento di me». Lui mi rispose che mi allenavo bene, che dimostravo professionalità, m non ero adatto al suo tipo di gioco. Lo ringraziai e capii che dovevo andare via. Con Inzaghi invece non ebbi grosse conversazioni perché non conoscevo bene l’italiano. Non andavo oltre il buongiorno e buonasera. Ma lui mi diede anche troppe occasioni. Il problema era che entravo e non lasciavo il segno, non riuscivo a segnare. La colpa è solo mia. Se sei un grande giocatore che gioca in un grande club devi dimostrarti all’altezza anche a livello di mentalità".