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    Main+sleeve sponsor, i ricavi della Premier doppiano quelli italiani: le cifre dello United sono da capogiro

    Main+sleeve sponsor, i ricavi della Premier doppiano quelli italiani: le cifre dello United sono da capogiro

    • Marcel Vulpis
      Marcel Vulpis
    La Premier League con 3,26 miliardi di euro annui (al 1° posto assoluto nella classifica delle 17 “top european football leagues”) è il campionato di maggiore appeal nel segmento dei diritti audiovisivi. Questo primato produce effetti positivi anche su altri comparti commerciali, come per esempio le sponsorizzazioni di maglia. Nella stagione in corso, dominata dall’Arsenal (con 69 punti a 10 giornate dal termine), solo due club (l’Everton e il Nottingham Forest) scendono in campo “orfani”, rispettivamente dello sleeve sponsor (il marchio commerciale visibile abitualmente sulla manica sinistra) e del main (i “Reds” hanno optato per l’agenzia non-profit UNHCR). Gli altri 18 team della prima divisione, invece, possono contare sui due principali abbinamenti: main+sleeve partner. I marchi, presenti sul fronte della divisa di gioco, sviluppano investimenti per 407,55 milioni di euro (in Italia questo valore non supera i 220 milioni, considerando, tra l’altro, tutte le posizioni di visibilità a disposizione). A questi bisogna aggiungere i 95,14 milioni delle sleeve sponsorship (la più ricca, del valore stimato di 22 milioni, vede il marchio Kohler supportare i Red Devils) per un totale di 502,69 milioni di euro. Una cifra “monstre” che fotografa l’attuale potenza commerciale delle squadre di English Premier League (EPL).

    Se ci si sofferma esclusivamente sugli sponsor principali di maglia, le prime sei posizioni sono appannaggio di altrettanti top club: il primo posto spetta al Manchester United con 53,39 milioni di euro (è sponsorizzato dal colosso online TeamViewer), seguito, a breve distanza, dai “cugini” del City (Etihad Airways paga oltre 51 milioni per essere visibile sulla divisa). Arsenal (Emirates), Chelsea (Three), Tottenham (AIA) e Liverpool (Standard Chartered) sono tutti, idealmente, sul gradino più basso del podio, con investimenti (a testa) stimati in 45,44 milioni di euro. Il primo club al di fuori di questo perimetro è il Leicester City (con il marchio di forex online FBS che paga più di 17 milioni annui). West Ham United ed Everton, sponsorizzati rispettivamente da Betway e Stake.com, incassano 11,36 milioni di euro. Nella top ten degli investimenti in sponsorship troviamo quattro squadre (tutte a quota 9 milioni di euro): nello specifico Newcastle United (Fun88), Wolverhampton (AstroPay), Brighton & Hove Albion (American Express) e Southampton (Sportbets.io). Il fanalino di coda invece spetta ad altri tre club. Il Bournemouth si è legato a Dafabet per 5,68 milioni di euro, il Brentford alla casa di scommesse Hollywood Bets per 4,54 milioni e il Fulham al brand, sempre di betting ,W88.com, per circa 4 milioni (è la sponsorizzazione di maglia più “povera” di tutta la Premier). Nella fascia medio-bassa sono ben posizionati il Leeds United con Sbotop (7,38 mln), il Crystal Palace con Cinch (7,38 mln) e l’Aston Villa con Cazoo, portale online di vendita di auto (7,95 mln). La “media valore maglia” dell’EPL infine è di 20,35 milioni di euro (superata solo dai primi sei club della classifica 2022/23).

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